Riccardo Bigon, ex direttore sportivo del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Questo il suo commento sulla festa Scudetto degli azzurri: “Sono venuto a Napoli a vedere lo scudetto, non ho avuto scampo perché mio figlio ha insistito tanto per esserci ed è stato bellissimo”.
In Serie A la percentuale di calciatori italiani è diminuita drasticamente. Il fenomeno si rivede anche nelle convocazioni della nazionale, con grande spazio riservato agli oriundi: “La tendenza alla globalizzazione è sotto gli occhi di tutti. Un italiano che gioca all’estero, come Retegui, e viene convocato è da considerarsi italiano a tutti gli effetti. Resta un tema complicato perché la cultura sportiva che c’e in Italia mette molta attenzione sul risultato immediato ed influisce sulle metodologie dei settori giovanili. Si pensa più al risultato che alla crescita dei giovani”.
In conclusione l’ex ds ha fatto un confronto tra due gestioni del passato, quella di Mazzarri e quella di Benitez: “E’ stato un momento importante che fu possibile soprattutto agli anni precedenti, con l’affermazione del ritorno in Champions o la conquista della Coppa Italia che altrimenti non avrebbero reso possibile la crescita poi avuta con Benitez ed i giocatori che arrivarono in azzurro”.