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Giordano: “E’ bello rivedere il Napoli campione. Diego aveva un debole per me”.

Simone Meola
Simone Meola
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Le parole dell’ex calciatore del Napoli sulla sfida di questa sera e sulla vittoria quasi aritmetica dello Scudetto da parte degli azzurri

E’ intervenuto nel corso della trasmissione “Un Calcio” Bruno Giordano, ex Napoli. Ha parlato della squadra azzurra e non solo. Ci tiene a ricordare, con grande tristezza, il Grande Torino, scomparso il 4 maggio 1949 nella tragedia di Superga: “Il 4 maggio viene sempre ricordato come una data infausta per la tragedia di Superga scolpita nei tifosi e nel popolo italiano”.

Le parole per il Napoli e il suo passato con la maglietta azzurra, passando attraverso i ricordi con Maradona:

“Vincere oggi sarebbe bello per poter aprire una parentesi felice ed aprire un ciclo con il Napoli. Un piccolo apporto a questa vittoria l’hanno dato anche gli uomini del passato che hanno messo un mattoncino per volta per arrivare ad oggi. 10 maggio ‘87? Avevo Oriali al mio fianco che giocava con la Fiorentina e mi disse di non aver mai visto uno spettacolo del genere. Il cielo era già tutto azzurro. Il pubblico ci ha ascoltato, chiedemmo di non invadere il campo e noi siamo stati sotto le curve con loro per festeggiare. Insieme cantavamo cori per Diego, non c’è mai stata invidia, siamo sempre stati pronti a sostenerlo. La sua grandezza è che dal magazziniere al presidente trattava tutti allo stesso modo. Mi ha sempre detto che aveva un debole per me, c’era affinità anche al di fuori del campo. Udinese-Napoli? Se il Napoli gioca da Napoli, stasera, fa tre gol. È bello rivedere il Napoli campione. Punizione sul finale contro la Fiorentina buttata fuori di proposito? Diciamo che Diego la fece battere a me perché tirava sempre lui”.

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