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Iervolino: “Non mi sento vittima sacrificale, ma lo spostamento di Napoli-Salernitana ci penalizza”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli

Il presidente della Salernitana, napoletano, amareggiato per non essere stato coinvolto. Spiega i motivi per i quali la squadra di Sousa è, a suo avviso, penalizzata

Danilo Iervolino, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, parla in previsione di Napoli-Salernitana, gara che può di fatto consegnare lo Scudetto agli azzurri. Queste le parole del presidente granata: “Noi la vittima sacrificale? No, perché non mi sento mai una vittima. Però si poteva agire in modo diverso, coinvolgendo anche noi. E non ho capito perché non giochiamo in contemporanea con Inter-Lazio: la Salernitana inizierà la partita in un ambiente già pronto eventualmente a festeggiare. I nostri giocatori vivranno una situazione di disagio e di pressione”.

“Sono molto dispiaciuto – commenta Iervolino – La certezza del calendario è un punto centrale della serietà di un’industria come la nostra. È un precedente molto grave, perché viene premiato chi ha fatto più pressione. Non ne faccio un dramma, ma questa decisione ci penalizza sotto tanti punti di vista, come ad esempio il tempo ridotto che avremo per preparare la gara con la Fiorentina. Non si è tenuto conto delle nostre esigenze, abbiamo assistito alla mortificazione della dignità di una squadra rispetto a un’altra. Mi auguro non capiti più. Provo grande amarezza per il mancato coinvolgimento della Salernitana, sarebbe stato giusto parlare della questione in Lega decidendo magari di posticipare anche la nostra sfida con la Fiorentina”.

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