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Fusi: “C’è stato un calo nervoso in Champions. Ai miei tempi c’era Maradona”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” è intervenuto Luca Fusi, ex calciatore di Napoli e Juventus (oltre che Torino e Sampdoria). Queste le sue considerazioni: “L’eliminazione del Napoli non deve andare a pregiudicare tutta una stagione che è stata esaltante e con uno scudetto più che meritato. Tutto quello che è successo in questa doppia sfida non vanifica quello che è stato fatto di buono da tutto l’ambiente. Ci sono dei giocatori che in certe partite e in certe competizioni non sono abituati alla pressione e diventa difficile gestirla. Ai miei tempi quando ero a Napoli avevamo la fortuna di avere un giocatore come Diego Maradona che ci aiutava a superare le tensioni. 

Fusi, come detto, è un doppio ex di Juventus-Napoli? “Quello che ha fatto la squadra di Spalletti non viene messo in discussione da questa eliminazione. La squadra si riprenderà perché tutti sanno come affrontare le partite di campionato, quindi la gestione diventa quasi semplice. Purtroppo il quarto di finale ha portato delle tensioni e dello stress ai quali non erano tutti abituati. 

C’è stato un calo atletico o nervoso? “Soprattutto un discorso nervoso perché tutti aspettano questa matematica da tanto tempo e questo entra a far parte della mente di ogni giocatore. Dal punto di vista fisico la squadra sta bene. Mancavano Kim e Anguissa e ci sono stati degli infortuni che hanno condizionato l’andamento della partita. Maradona era capace di far entrare in ognuno di noi le cose importanti della partita. Ci avrebbe fatto capire che un fallo tattico in una zona del campo fosse necessario. Il Napoli ha tanti ottimi giocatori, certe cose le capisci solo dopo che sono accadute. Magari Di Lorenzo dieci minuti dopo avrebbe commesso quel fallo”.

Fusi ricorda la sua esperienza in azzurro col Pibe de Oro: “Maradona aveva carisma e riusciva a trasmetterlo a tutti, quando ribaltammo il 2-0 dell’andata avevamo in testa quello che lui ci aveva inculcato per tutta la settimana. Avevamo la consapevolezza di sapere cosa fare in ogni situazione. Questa è la differenza tra il leader e il giocatore normale. Diego è stato un leader in campo e fuori.

I gol su punizione? “Se il Napoli avesse fatto gol anche sulle punizioni, avrebbe vinto il campionato con ancora più giornate d’anticipo. Il Napoli in questi mesi avrà la possibilità per trovare soluzioni per fare gol su palla inattiva e diventare ancora più forte”.

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