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Spalletti chiama a raccolta il Maradona ma avverte: “Se è ancora tutti contro tutti, vado via”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
2 Min di lettura

All’allenatore non è andata giù l’atmosfera vissuta in campionato: “Siamo stati penalizzati da quella situazione lì. Non capisco il perché, eppure stiamo vincendo lo Scudetto dopo 33 anni…”

Luciano Spalletti chiama Napoli, sperando che Napoli risponda. Nella conferenza stampa post-partita dell’andata dei quarti di Champions, l’allenatore toscano ha chiamato a raccolta il pubblico del Maradona in vista della gara di ritorno. Spalletti, però, si augura che non ci sia lo stesso silenzio e/o (peggio ancora), aria di contestazione, vissuto in occasione dello 0-4 in campionato. Per aiutare il suo Napoli, il tecnico dei partenopei rivuole la bolgia del Maradona, quasi a voler essere invidioso dell’atmosfera da brividi che il pubblico di San Siro ha riservato alla propria squadra e, di riflesso, anche a quella ospite. Consapevole, che il calore e la passione dei supporters azzurri può portare allo stesso effetto.

“Come mi è dispiaciuto vedere lo stadio in quella maniera lì contro il Milan – ha commentato Spalletti nella conferenza stampa post-partita di San Siro – Mi ha fatto proprio male vedere il Diego Armando Maradona quasi in ostaggio. Non si capisce perché con una squadra che non vince il campionato da 33 anni, che lo sta per vincere, vedi “un tutti contro tutti”. E’ una roba che non riuscirò mai a capire e che mi porterò dietro per sempre. Se succede anche alla partita di ritorno prendo la macchina e vado via. Lo dico adesso. Perché non si capisce questa cosa qui. Non è giusto per questi ragazzi che sono sensibili. Abbiamo giocato in un clima che non ci ha aiutato”.

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