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Napoli-Milan 0-4: doppio Leao gela il Maradona. Gli azzurri restano a +16. IL TABELLINO

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Napoli-Milan finisce 0-4. Neanche il tifoso più pessimista si sarebbe aspettato un risultato simile. Un capitombolo inaspettato ma meritato. Una sconfitta assurda per gli azzurri, considerando il distacco di oltre 20 punti sui rossoneri in classifica. In realtà, però, di Napoli-Milan se ne sono giocate due, una sul campo e una sugli spalti. Quella andata in scena sul terreno di gioco, nei 90′ minuti, è stata senza storia, dall’inizio alla fine: quattro reti, due per tempo, doppietta di Leao (assente all’andata), Brahim Diaz e Saelemaekers. L’altra, quella vissuta sugli spalti, è stata ancora più surreale. I gruppi organizzati restano in silenzio, in aperto contrasto contro De Laurentiis. Alcuni di essi, in Curva B, vengono addirittura alle mani, perché in contrapposizione tra il silenzio e i cori contro il presidente, respinti a gran voce dal resto dello stadio.

Uno stadio che rimane, però, in silenzio ed in cui si sentono soltanto i 2500 del settore ospiti che cantano quello che vogliono, dagli sfottò al malcapitato Politano a quelli di discriminazione territoriale, prendendo in giro anche gli stessi ultras del Napoli. Negli ultimi 10′, però, nasce una malsana alleanza tra ultras, quelli di Napoli e Milan uniti nell’inneggiare la libertà del loro codice e nell’odio contro De Laurentiis, apostrofato più volte come “figlio di p…”. Un Napoli-Milan che non c’entra assolutamente nulla col contesto, con il momento storico e con quanto (non) visto sul terreno di gioco. Un Napoli-Milan in cui è mancato tutto: dal gioco, al tifo ed in cui (chiaramente) si è sentita anche l’assenza di Osimhen. Un Napoli-Milan che finisce 0-4 ed al termine del quale sembra sia un’atmosfera da retrocessione. Gli azzurri sono pur sempre a +16 sulla seconda e viaggerebbero comunque spediti verso il loro terzo Scudetto. Paradosso nella coda del Diavolo. Ed è soltanto il primo dei tre Napoli-Milan. Ma si è detto e scritto che la Champions sia un’altra cosa. Vai a vedere che è realmente così.

IL TABELLINO:

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (81′ Juan Jesus), Mario Rui; Anguissa, Lobotka (68′ Ndombele), Zielinski (68′ Elmas); Politano (68′ Lozano), Simeone (77′ Raspadori), Kvaratskhelia
A disp: Marfella, Gollini, Demme, Zerbin, Zedadka, Ostigard, Gaetano All. Spalletti

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Hernandez; Bennacer, Tonali; Brahim Diaz (56′ Saelemaekers), Krunic, Leao (73′ Rebic); Giroud (73′ Origi)
A disp: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Adli, Bakayoko, Florenzi, Thiaw, Pobega, Vranckx, Gabbia, De Ketelaere All. Pioli

Arbitro: Rapuano di Rimini (VAR Di Paolo, AVAR La Penna)
Reti: 17′ Leao, 29′ Brahim Diaz, 59′ Leao, 67′ Saelemaekers
Ammoniti: Lobotka (N), Giroud, Krunic (M)
Note: 50mila spettatori circa di cui 2500 ospiti. Angoli: 10-4. Recupero: 4′ pt, 2′ st

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