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Di Lorenzo: “Il mio Napoli si diverte come l’Italia che ha vinto l’Europeo”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
4 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Giovanni Di Lorenzo è intervenuto in conferenza stampa dal centro tecnico di Coverciano in vista dell’ incontro tra Italia e Inghilterra. Il capitano azzurro, padrone di casa visto che il match si disputerà allo stadio “Diego Armando Maradona”, si è augurato un forte coinvolgimento del pubblico: “Mi auguro che ci sia la stessa partecipazione che c’è quando gioca il Napoli, conosco la passione che trasmette quella gente, so come ci possono aiutare in termini di spinta”.

Incalzato dai giornalisti ha poi paragonato il suo Napoli all’Italia dello scorso Europeo: “Oltre al gioco che facciamo a Napoli si vede che ci divertiamo e questa è la stessa cosa avvenuta nell’Italia che ha vinto gli Europei. Questo entusiasmo forse si è un po’ perso per alcuni risultati, dobbiamo ritrovarlo e io spero di riuscire a portarlo.”

Gli è stato poi chiesto di fare un paragone tra il Ct Roberto Mancini e il suo attuale allenatore Luciano Spalletti. Confronto su cui Di Lorenzo si è così espresso: “Mancini mi ha fatto esordire in Nazionale e io gli sarò sempre grato. Spalletti, così come il ct, non guarda al nome, sceglie chi merita. Gran parte della mia crescita è quella del mister perché oltre a darmi la fascia di capitano mi ha fatto crescere tanto. Non vedo grosse differenze fra i due”.

Perché nell’Italia non ci sono giocatori come Kvara?
“In Italia ci sono giocatori forti e che stanno venendo fuori, se vediamo il campionato italiano ci sono pochi giocatori italiani, è vero, ma ci sono giocatori di grande qualità. Tutto sta nel farli crescere e fargli fare il percorso migliore possibile”.

Prima raduno senza Vialli, cosa vi ha lasciato?
“Sentiamo la sua assenza. Ne parlammo tra di noi quando purtroppo è venuto a mancare: ci ha lasciato qualcosa di bello, era profondo nelle parole che usava. Ci manca, quella di giovedì sarà la prima gara senza di lui e abbiamo anche un dovere in più, servirà ancora più impegno anche per lui”.

Trovi che ci sia meno voglia di soffrire tra i giovani italiani?
“No, non penso sia una questione di sacrifici. Come me ci sono altri ragazzi. Ognuno ha il suo percorso, io ho avuto un percorso difficile ma ho avuto l’opportunità

Sulla possibilità di diventare, un giorno, capitano della nazionale, Di Lorenzo non ha voluto sbilanciarsi sottolineando che ci sono delle gerarchie da rispettare. In ultimo ha voluto dedicare un pensiero al compianto Vialli. Parole da vero leader quelle del terzino toscano che giovedì sarà protagonista del remake della finale di Wembley del 2021.

Sul ruolo del terzino:
“Il ruolo del terzino negli ultimi anni si è evoluto molto, anche attraverso le idee del mister sono arrivato a questa interpretazione del ruolo. Tutti devono fare tutto in campo, c’è sempre bisogno di fare di più, tante volte siamo i primi registi di una squadra. C’è sempre bisogno di andare avanti con la crescita. Nel 3-5-2 come caratteristiche credo di poter ricoprire entrambi i ruoli”.

Che emozione sarà per te giocare al Maradona con la maglia dell’Italia? Tua figlia l’hai chiamata Azzurra
“Sarà una serata speciale, abbiamo scelto questo nome perché ci piaceva e quello era il nostro colore dominante. Lei ci sarà, giocare con l’Italia al Maradona sarà sicuramente speciale”.

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