Tre anni dopo lo scoppio della pandemia in Italia
Bergamo commemora oggi le vittime dell’emergenza Covid, che tre anni fa colpì duramente la città e il territorio provinciale, nella terza Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus. Si è commosso con la voce rotta il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo discorso a Bergamo per l’inaugurazione del Bosco della memoria delle vittime del Covid. Schillaci ha ricordato lo “sforzo immane” di medici, infermieri e del personale sanitario, chiamati gli “eroi del Covid, che continuano ad esserlo con discrezione” ha aggiunto con la voce rotta. “Per questo – ha aggiunto mentre i presenti gli hanno fatto un applauso – fa male quando subiscono aggressioni”.
Il ricordo delle vittime è cominciato con la posa di una corona di fiori gialli e rossi davanti alla lapide del cimitero monumentale di Bergamo, alla presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto e del ministro della Salute Orazio Schillaci. Le commemorazioni, nel giorno esatto in cui tre anni fa i camion militari portarono via le bare da Bergamo, continuano poi al parco Martino Lutero alla Trucca per l’inaugurazione del Bosco della memoria.
“In questa Giornata rinnovo sentimenti di partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e nello stesso tempo esprimo riconoscenza a quanti hanno contribuito a contenere un pericolo così grave, improvviso e pervasivo, tale da mettere a repentaglio la salute pubblica globale. L’impegno profuso nello scongiurare le conseguenze della pandemia – non ancora pienamente debellata – costituisce un patrimonio di valori fondamentali da preservare per esser in condizione di far fronte a ogni sfida di portata internazionale”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il 18 marzo 2020 rimane nella memoria come uno dei momenti più drammatici della storia della Repubblica. Una minaccia di livello globale, con caratteri sconosciuti, che ha colpito ogni Paese, sollecitando, anche a livello internazionale, azioni istituzionali e iniziative scientifiche di pronto intervento, attivando sistemi di tutela della salute e suscitando sentimenti di diffusa solidarietà”, conclude.
Fonte: ANSA