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ADL: “Festa Scudetto? Ci lavoriamo da settimane. Invito i napoletani a vedere Italia-Inghilterra”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura

Aurelio De Laurentiis è un fiume in piena nella conferenza stampa organizzata in Prefettura con tutte le autorità cittadine all’indomani degli scontri avvenuti ieri. Dopo aver spiegato il suo punto di vista sugli scontri che hanno visto protagonisti i tifosi dell’Eintracht, il presidente del Napoli ha puntato il dito contro l’UEFA e Aleksander Ceferin. E poi ha invitato tutti i tifosi del Napoli ad assistere a Italia-Inghilterra: “Io di Ceferin non parlo, si commenta da solo. Dico solo che il Maradona ospiterà un evento molto importante come Italia-Inghilterra quindi vorrei invitare i napoletani a vivere la partita, visto che i prezzi sono molto accessibile, a far sentire il loro calore. Tra l’altro nella Nazionale italiana ci sono dei calciatori del Napoli che giocheranno. Per noi è importante voltare pagina e metterci tutto alle spalle in nome dell’internazionalizzazione. Mi meraviglio che la UEFA non l’abbia messa di domenica privilegiando Malta. Sono straordinari nelle loro strategia di marketing. La partita è di giovedì e quando mando gli inviti molti mi dicono che hanno impegni. Capite in che mani stiamo? Ceferin non ha bisogno di essere invitato allo stadio. Lui può andare dove vuole, è lui l’organizzatore dell’evento”.

Chiosa sulla festa Scudetto: “Ora ci dobbiamo concentrare sull’evento che dovrebbe accadere, contenere 3 milioni di tifosi per farli festeggiare in piena sicurezza. Già stiamo lavorando da settimane”.

Nella sua ultima battuta, De Laurentiis pone un altro problema, quello delle società gestite da fondi: “E’ ridicolo che le squadre importanti siano in mano ai fondi o agli impiegati di alto livello. Ma se io sono un impiegato che guadagna tanto, ma chi me lo fa fare di mettermi in prima linea a combattere. Sapete quante volte ho convocato i miei colleghi che non sono in Italia e non si sono mai visti all’appello? E sono dovuto andare a Los Angeles per parlarci? Io vado da 18 anni in Lega, il più delle volte a perdere tempo e ad ascoltare cose inutile, mi chiedo perché gli altri non vengono? Come fa quel dg o quell’ad a prendere posizioni? Lui difende il suo status, il suo salario. Sarebbe facilissimo cambiare il calcio italiano se fossimo tutti imprenditori dietro ad un solo tavolo. Ci vogliono tre secondi per mettere in atto tutte le iniziative affinché le cose cambino. Sono stato all’ECA ma mi sono stancato, perché mi sono accorto che l’ECA è un tutt’uno con l’UEFA anziché difendere gli interessi dei club”.

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