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Inacio Pià: “Gasperini a Napoli non aspetterà: aggredirà la squadra di Spalletti”

Redazione
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© SSC Napoli

L’ex attaccante di Napoli e Atalanta Inacio Pià è intervenuto a Radio Marte in Forza Napoli Sempre: «Credo che la partita di sabato con l’Atalanta sarà un bel match, sarà una partita di grande spessore e intensità importante. È chiaro che gli obiettivi sono diversi: il Napoli è in cima alla classifica da tempo ma l’Atalanta vuole rientrare in corsa per l’Europa. Sono d’accordo sul fatto che Osimhen e Kvaratskhelia sia una delle coppie d’attacco più belle d’Europa. In questo momento in Italia non ci sono giocatori così determinanti. In Europa è una coppia di livello assoluto ed il Napoli è ancora in Champions lo deve anche a loro che, tra l’altro, stanno facendo sognare tutti i tifosi del Napoli”.

Sui giovani dell’Atalanta? “Sicuramente Lookman e Hojlund faranno molto bene anche perché sono giovanissimi. Parliamo di un potenziale che verrà sicuramente fuori. Possono essere dopo Osimhen-Kvara la coppia a sorpresa di questo campionato”.

Inacio Pià sull’assenza di Mario Rui: “Credo che Mario Rui sia un giocatore importante. La fortuna va bene, nel calcio bisogna avere anche quella. Ma l’alchimia che si è creata tra Kvaratskhelia e Mario Rui dal punto di vista dei movimenti, della conoscenza, dei tempi è importante. Non è detto, dunque, che le partite perse siano da addossare all’assenza di Mario Rui”.

Sulla chiave tattica di Napoli-Atalanta: “Spalletti e Gasperini fanno della loro arma migliore il fatto di giocare in avanti. A loro non piace il possesso palla che ti rallenta la giocata o che ti fa addormentare la partita ma prediligono la velocità, la profondità e vogliono arrivare velocemente nell’altra metà campo. Sono due allenatori che negli ultimi anni hanno sempre fatto benissimo. Credo che l’Atalanta al Maradona giocherà a viso aperto. Gasperini non aspetta, non sta lì a vedere cosa succede. Aggredirà il Napoli e sarà la partita della velocità. Il futuro del calcio italiano? Bisognerà capire le varie società in cosa crederanno. Secondo me bisognerà puntare sul prodotto e sui talenti italiani. Quando sento dire che non ci sono talenti in Italia io non ci credo. Bisogna avere coraggio di investire, programmare e dare tempo”.

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