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Stramaccioni: “La differenza tra il Napoli di Sarri e quello di Spalletti secondo me”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
4 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

L’allenatore e opinionista Dazn Andrea Stramaccioni, è intervenuto a Radio Marte in Marte Sport Live: «Il Napoli di Sarri e il Napoli di Spalletti? Sono due Napoli che hanno infiammato gli animi di tutti i tifosi e di chi ama il calcio, hanno proposto un calcio spettacolare. La sfortuna del Napoli di Sarri è stata quella di avere un’altra squadra che è arrivata sino in fondo, questa invece ha staccato tutti. Ma la cosa che colpisce, e l’ho detto anche a Spalletti, è la continuità impressionante di prestazione anche cambiando interpreti, che è poi il sogno di ogni allenatore, perché così coinvolgi ogni elemento della rosa”.

Anche Stramaccioni approfondisce il tema della differenza tra il Napoli di Sarri e quello di Spalletti: “Il Napoli di Sarri invece talvolta aveva alti e bassi. L’attuale Napoli, e lo dico incrociando da italiano le dita, sta facendo qualcosa di straordinario anche in Europa. Avere questo livello di prestazioni e costringere squadre importanti a prove mediocri è tantissimo se fatto nella porta principale del calcio europeo. Senza dimenticare da dove è partito questo Napoli: in estate ha sostituito icone dei tifosi, la società e Spalletti sono stati bravissimi anche in questo senso”.

La Lazio può mettere in difficoltà il Napoli? “Certo, perché ha qualità, segue un copione di gioco noto, in questo momento però sfidare il Napoli è giocare contro la squadra più forte che c’è. La Lazio paradossalmente ha meno da perdere, c’è una gara a chi ferma la capolista, è difficile per tutti ma si ha poco da perdere affrontando i più forti. Il lavoro di Sarri alla Lazio è sin qui molto positivo pur non avendo tutti i calciatori specialisti e adatti al suo calcio”.

La mentalità del Napoli? “L’ho notata contro ilo Sassuolo, i ragazzi avevano l’argento vivo addosso, questa è una caratteristica della squadra: la vera fame e la voglia di vincere. In questo Napoli ci sono due elementi fondamentali: è palese che quando giocano gli azzurri si divertono e in seconda analisi giocano ad un ritmo altissimo, europeo, forse anche leggermente sopra alla media europea. Il mister ogni volta che calano azzanna e li scuote, anche sul 2-0”.

La chiave tattica di Napoli-Lazio? “Senza citare i due alieni, Kvara e Osimhen, la partita si può decidere a centrocampo, la battaglia in linea mediana può indirizzare la gara in un senso o nell’altro. se gli azzurri trovano la serata è dura per tutti, però i biancocelesti hanno calciatori importanti”.

Le pressioni di Champions? “Se il Napoli continua a fare questo percorso in campionato avrà il privilegio di affrontare la parte finale della Champions senza avere sfide determinanti in campionato, e questo vuol dire avere un approccio sereno. Non credo che avranno pressioni, le pressioni sono sugli altri, sono gli avversari che dovranno preoccuparsi del Napoli e sinceramente gli azzurri sono anche sfrontati, non ho mai visto quest’anno, sin qui, avere paura di qualcuno. Mi piace fare l’opinionista, ho l’occasione di vedere tante gare di serie A dopo tanti anni passati fuori e riesco così a incontrare tanti colleghi, a Sassuolo ho avuto modo di abbracciare il mio maestro Spalletti”.

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