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Salernitana, Avv. Fimmanò sugli interessi per Demme e Sirigu: “De Sanctis a lavoro a 360°”

Redazione
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© Il Mio Napoli

In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Francesco Fimmanò, avvocato della Salernitana. Queste le sue dichiarazioni: “In Turchia la squadra sta facendo una bella esperienza, esportiamo il calcio italiano anche in questo periodo. La condivisione con il Napoli è stata una felice coincidenza. Leggo sui giornali delle tante congetture anche su Sirigu, ma il DS De Sanctis sta lavorando a 360 gradi per capire il da farsi. In generale stiamo vivendo tutti male questo periodo di sosta, siamo bisognosi di calcio (ride ndr). E poi anche il Mondiale non ci soddisfa, visto che manca anche l’Italia. Siamo desiderosi di tornare a giocare, ma cogliamo l’occasione di fare un riassetto complessivo. 

Fimmanò conferma che la Salernitana cerca comunque un portiere: “La necessità o meno di trovare un altro portiere è una valutazione che tutta la dirigenza dovrà fare. Sepe ha caratteristiche difficilmente sostituibili e poi l’infortunio non dovrebbe determinare un lungo periodo di fermo. Il problema non sarebbe soltanto prendere un portiere, ma prendere un portiere da inserire negli equilibri di questa squadra. Al momento non c’è nulla di definito, ma questo è un discorso che vale per tutti i reparti. Le scelte di De Sanctis saranno tutte volte a non alterare gli equilibri attuali della squadra”.

Sull’interesse dei granata per Demme: “Le chiacchierate sono state tante, ma il tema degli equilibri è fondamentale. La dirigenza sta vagliando tutte le ipotesi possibili. E’ chiaro che la Salernitana debba fare qualcosa sul mercato, soprattutto se guardiamo gli infortuni”.

Nicola e il suo futuro? “Siamo molto soddisfatti del suo andamento, altri ragionamenti lasciano il tempo che trovano. Purtroppo il calcio è fatto di risultati e questi vanno spesso considerati. La piazza ha avuto qualche richiesta presa dall’entusiasmo, ma la squadra sta facendo quello che doveva fare. Vorrei la Champions League, ma si tratta di percorsi lenti e bisogna stare con i piedi per terra. Le squadre si costruiscono col tempo”.

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