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Avv. Grassani: “Quella sera ci furono comportamenti inappropriati”

Alessandro Scognamiglio
Alessandro Scognamiglio
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli

Grassani parla dell’ammutinamento

L’avvocato Grassani ha rilasciato un intervista ai microfoni di Radio CRC dove ha parlato di alcuni comportamenti avvenuti la sera dell’ammutinamento: “Il ricorso di Allan? Il tribunale del lavoro di Napoli ha certificato che quanto riportato, in merito alla multa, è tutto dimostrato e vero per questo ha respinto il ricorso. La domanda di Allan era nullità del lodo arbitrale, passando dai 170 mila a 0, e alla fine sono rimasti i 170 mila“.

Grassani ha poi parlato di ciò che disse Allan in quella sera: “Quello che emerso nell’arbitrato, in maniera approfondita dopo molti testimoni, è che c’è una spaccata insubordinazione collettiva capeggiata da Allan, che si fece portatore di una carica aggressiva e violenta contro il vice presidente Edo De Laurentiis. Il tribunale ha certificato che l’obiettivo di Allan era caricare fisicamente il vicepresidente, venne fermato dal direttore Giuntoli. C’è quella frase, veramente volgare e grave, che disprezza la società: “devi dire a tuo padre che i 100 mila euro ve li potete mettere a quel posto”.

Grassani ha poi spiegato uno dei tanti motivi della rivoluzione avvenuta in estate: “Avere in rosa giocatori con cui c’è ancora un qualcosa in corso non avrebbe aiutato. Ci sono altri arbitrati pendenti come Insigne, Ospina, Fabian e aspettiamo Koulibaly. È ovvio che se questi giocatori fossero ancora in squadra sarebbe difficile allenarsi e andare poi qualche settimana dopo in tribunale. La scelta del presidente sia stata una scelta di armonia, i fatti post Salisburgo testimoniano come di armonia non ce ne fosse tanta“.

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