Ad imageAd image

Spalletti: “Non vogliamo snaturarci, neanche contro la Roma e Mou. Anguissa non c’è. Kvara è speciale”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
9 Min di lettura

Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Napoli. Queste le sue considerazioni: “Sono una serie di risultati ad essere condizionanti, non uno solo. Cose che succedono più volte, poi dipende sempre come avvengono. In questo caso qui questa è una tra le partite più belle del calcio italiano, perché la guardano tutti ed è sentitissima da tutti. Può naturalmente incidere sul continuare a lavorare in maniera tranquilla e serena, diversamente ci saranno da fare delle analisi e delle prese di conoscenza di quello che è successo e di come sono andate le cose. Ma ci arriviamo con delle cose che sappiamo fare e dobbiamo pensare a quelle lì. Dobbiamo pensare a quello che sa fare il Napoli ed a mettere in campo le nostre qualità”.

Anguissa non sarà convocato: “E’ difficile che sia pronto. Perché non è corretto rischiarlo e perché gli altri hanno fatto vedere di stare bene. C’è il rischio di mancanza di fiducia nei confronti degli altri che si sono allenati ed hanno dimostrato di essere dello stesso livello di chi non c’è”.

Affronterà una Roma che è squadra molto fisica: “Quello che noi andremo a pensare di mettere in campo, lo torno a ripetere, sono le nostre qualità. Dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo. Loro hanno questa caratteristica di andare ad incidere sul risultato con i calci piazzati. I numeri dicono questo e dipenderà molto da quanti gliene concediamo. Se riusciamo a tenere più palla noi è meno probabile che loro abbiano più possibilità sulle palle inattive. Non dobbiamo snaturare le nostre qualità”.

Come sta reagendo Kvaratskhelia rispetto ai tanti complimenti? “Ogni volta che provo a dire qualcosa mi dite che ce l’ho con lui. Il ragazzo sicuramente non si farà influenzare né in un modo né in un altro perché p un ragazzo speciale nella convinzione di essere forte. Qualsiasi cosa gli vai a chiedere è disposto ad assorbire le qualità. Quando gli ho chiesto se avesse avuto problemi nel battere il calcio di rigore contro l’Ajax, lui mi ha risposto ‘Why not?'”.

Roma-Napoli è Mourinho contro Spalletti: “Io non so quello che pensano loro. Avendo davanti uno di quelli super, dopo tanti risultati importanti arriva Mourinho, il super allenatore. E’ un continuo aumentare le nostre capacità, rafforzare le nostre qualità. Non se loro penseranno quello che sa fare il Napoli, ma se la pensassero così è la stessa cosa che dobbiamo fare noi, cioè pensare a noi stessi e non a quello che sa fare la Roma. Mou è uno di quelli tremendissimi, ma conta di più quello che sa fare la squadra in campo”.

Dobbiamo aspettarci qualcosa di nuovo nel Napoli di domani? “E’ difficile per me andare a non apprezzare quello che è il lavoro dei miei colleghi. Ma queste squadre hanno genialità in campo ed in panchina e quando queste cose si uniscono possono creare attrazione. Per me Mourinho è stato uno d questi ma mi sembra di aver percepito che quando viene a salutarmi lo fa come un amico. Poi ci può stare che quando la squadra avversaria sa fare delle cose, senza snaturare quello che è il tuo atteggiamento, tu possa modificare qualcosa. Noi abbiamo anche tante partite infrasettimanali per cui si faranno delle scelte sempre per vincere le partite, anche quando si dice che faccio turn-over. Per l’80 e 90% si sta più attenti a mettere forza sulle nostre qualità e poi una restante percentuale in base a quello che fanno gli altri”.

Anche contro questa Roma si vedrà un Napoli che va in cerca della vittoria attraverso il gioco? “La vedo dura fare diversamente, perché noi siamo fatti in questa maniera qui. In campo abbiamo i nostri riferimenti e le nostre qualità che sono qualità importanti anche se non sono determinanti per il risultato, perché si vedono cose differenti. Ma più si sta nella metà-campo avversaria, più si sta nell’area di rigore e più si ha possibilità di fare gol. Poi bisogna anche saper difendere alti, non correre rischi con la pallata dietro la linea difensiva e farsi trovare pronti nelle cose che ti possono mettere in difficoltà. I tifosi del Napoli se ne intendono di calcio ed a loro non piace giocare speculando. Vogliono divertirsi e vogliono vedere una squadra che gioca bene a calcio, che fa spettacolo e che abbia idee”.

Osimhen può giocare dal 1′? “Ci sono due condizioni nella vita per poter essere forti: essere sicuri di se stesso o non esserlo ed in mezzo c’è il nulla. Noi dobbiamo essere sicuri di noi stessi, sulla nostra forza e le nostre possibilità. Altrimenti si rischia di andare ad indebolire la nostra forza. Osimhen è nelle condizioni di essere scelto. Ha fatto due spezzoni di partita, dopo aver fatto un’adeguata preparazione post-infortunio, abbiamo aspettato una partita in più per essere tranquilli, l’abbiamo messo dentro ed ora è nelle condizioni per poter essere scelto dall’inizio”.

Cosa rappresenta, nel percorso del suo Napoli, questa partita? “Per arrivare a queste ultime dieci noi abbiamo fatto un percorso che ci dà delle convinzioni e delle sicurezze. E la squadra ha già dimostrato nelle partite precedenti di saperci fare su tanti campi. Domenica troverà una squadra forte che ha una classifica importante e noi ci giocheremo le nostre possibilità”.

Che tipo di partita si aspetta domani? “Non lo so perché la Roma sa interpretare certi momenti della partita, lasciando due attaccanti veloci e fisici là davanti che poi servono per ripartire velocemente, di conseguenza a quello va fatta attenzione. Loro creeranno anche un pò di densità in alcuni momenti della partita. Creando meno spazi per loro c’è la possibilità che si inseriscano meno”.

Sarà costretto a ricorrere a diverse scelte, anche nei confronti di chi gioca meno, in vista anche di tante partite ravvicinate: “Sono un uomo fortunato perché ho allenato grandi calciatori, ho avuto disponibilità da parte di grandi calciatori. Perché poi quando non me la danno me la prendo da solo perché ho un ruolo che me lo permette e si fa sempre tutto per il bene della squadra e quando qualcuno prova a metterti un pò in disparte, fregandosene delle conseguenze che il suo comportamento ha sulla squadra, devi prendere delle decisioni per salvaguardare il gruppo. Ma questo l’ho potuto fare poche volte, perché ho sempre avuto calciatori disponibili.

Roma-Napoli è la sua partita, sono trascorsi tanti anni, è tornato tante volte da avversario all’Olimpico, ma qual’è il suo pensiero ricorrente? “I pensieri belli hanno sempre il sopravvento su quelli brutti. Conosco moltissime persone a Roma, ci sentiamo spessissimo con moltissime persone di Roma, così come ci siamo sentiti questa settimana e sono dei dialoghi cordiali. Tornare a Roma mi crea sempre molti sorrisi perché molte persone che incontro mi accolgono sempre col sorriso sulle labbra. Sono felice di ritornarci sempre. Non so cosa troverò domani allo stadio. Rimane questa idea qui e rimane il contatto con tutte le persone che ho a Roma”.

Condividi questo articolo