Allo stadio Diego Armando Maradona monta la protesta dei tifosi del Napoli diversamente abili. Un gruppo di supporters con disabilità, presenti all’interno dell’impianto di Fuorigrotta, staziona davanti all’ingresso delle tribune esponendo dei cartelloni. Il motivo? Chiedono le dovute tutele e difendono i propri diritti. Che poi sono quelli di tutti i tifosi, disabili e non, che comprano un biglietto ed accedono in uno stadio, ovvero assistere liberamente alla partita dei propri beniamini. Questo non è accaduto in occasione delle ultime uscite stagionali degli azzurri.
Tifosi del Napoli diversamente abili protestano allo stadio Maradona: il motivo
Da quest’anno la SSC Napoli ha messo a disposizione dei disabili con difficoltà a deambulare la possibilità di assistere alle partite dai livelli inferiori delle due curve. Una trentina di posti in Curva A ed una trentina in Curva B. I tifosi in carrozzina, però, lamentano la difficoltà ad assistere al match poiché davanti a loro si alzano in piedi gli altri tifosi presenti nel settore. A nulla sono valse le richieste d’intervento agli steward: tutti in piedi e chi siede in carrozzina resta letteralmente impallato. Impossibile tifare così ed è un diritto negato, nel momento in cui si acquista un biglietto.

“Quest’anno stiamo vivendo tante difficoltà – raccontano i tifosi in protesta – dall’acquisto dei biglietti su TicketOne all’accessibilità all’interno dello stadio”. Diversi i cartelloni esposti: “Vogliamo solo che non venga calpestata la nostra dignità” uno tra i più significativi. Tra l’altro, in occasione del match contro l’Ajax in Champions, ha destato scalpore un tifoso mutilato a cui non hanno permesso l’ingresso allo stadio della sua stampella. Soltanto grazie all’ausilio di un amico che lo accompagnava, il tifoso in questione ha potuto salire le scale e sedersi al proprio posto. Tra l’altro i disabili in carrozzina, così come i giornalisti, stanno riscontrando difficoltà pure nell’area parcheggio a loro adibita, alle spalle della Curva B, già pieno diverse ore prima del fischio d’inizio. Un’altra situazione disagevole che si aggiunge alle tante già menzionate. Da qui la protesta (assolutamente pacifica) ed il grido di disapprovazione.
