Ad imageAd image

Mancini: “Saranno mesi difficili per noi fino a dicembre. C’è carenza di attaccanti”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Due gare, le ultime due del girone di Nations League, da non fallire per la Nazionale di Roberto Mancini. L’Italia si è ritrovata a Coverciano per preparare gli impegni contro Inghilterra (23 settembre a Milano) e Ungheria (26 settembre a Budapest). Terzi con 5 punti dopo le prime qauttro giornate, gli azzurri sono preceduti da Ungheria (7) e Germania (6) e dovranno guardarsi dagli inglesi (2), che occupano attualmente l’ultima posizione del girone che condanna alla retrocessione in Lega B. Per i prossimi impegni però Mancini dovrà rinunciare a Marco Verratti per un problema al polpaccio: “Ha preso un colpo quindi tornerà a casaTonali credo non sia un grande problema mentre per Pellegrini valuteremo tra oggi e domani. Politano mi sembra stia abbastanza bene, non è un grande problema. Spinazzola mi ha chiamato chiedendomi di non convocarlo perché non stava benissimo e aveva bisogno di lavorare per un paio di settimane”, le parole del Ct dell’Italia in conferenza stampa.

Mancini ha poi proseguito: “Non volevo convocare tantissimi ragazzi perché sarebbero andati in tribuna e visto che giocano ogni tre giorni con il campionato ho preferito chiamarne meno. Di calciatori bravi ne sono rimasti a casa diversi ed è un dispiacere, ma ho pensato che fosse giusto così viste le tante partite che stanno giocando. Saranno sei mesi difficili, fino a dicembre non sarà semplice, i giocatori hanno i club, per noi sarà molto difficile fino a dopo il Mondiale ma credo che dobbiamo ritrovare un po’ di entusiasmo. Credo che la spinta debba darcela la vittoria dell’Europeo. Bisogna ripartire da questo e tornare a costruire una squadra per fare altri 4 anni straordinari come quelli appena conclusi”.

Mancini ha fatto il punto sul reparto offensivo, tra le note dolenti degli ultimi periodi in azzurro: “La carenza di attaccanti per la Nazionale è sicuramente qualcosa di anomalo, l’Italia ha sempre avuto grandi attaccanti, è un po’ di tempo che le grandi squadre hanno pochissimi giocatori italiani, Immobile è l’unico titolare nelle principali squadre, questo ci crea difficoltò ma speriamo che non sia un fenomeno irreversibile”.

Fonte: Sky Sport

TAG:
Condividi questo articolo