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Dallo Scudetto negato al gol con il Liverpool, la storia tra Simeone e il Napoli

Alessandro Scognamiglio
Alessandro Scognamiglio
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Gli intrecci tra il Cholito e il club azzurro

La storia tra Napoli e Simeone, sulla carta, è cominciata da poco meno di un mese, ma i primi intrecci tra il giocatore argentino e il club partenopeo risalgono ad anni fa. Era il 29 aprile del 2018, 35° giornata di Serie A, all’Artemio Franchi di Firenze va in scena un match decisivo per l’assegnazione del titolo tra Fiorentina e Napoli. A guidare l’attacco dei viola è proprio Giovanni Simeone; la gara terminerà col punteggio di 3-0 con una tripletta storica dell’attaccante argentino che spegnerà il sogno tricolore del Napoli di Sarri.

Dopo quella tripletta passeranno tre stagioni dove il figlio d’arte non troverà mai la rete contro la formazione partenopea. Ciò almeno fino alla scorsa stagione, quando in un Napoli-Verona i gialloblu toglieranno 2 punti importanti per la corsa al titolo degli azzurri, strappando al Maradona un pareggio per 1-1. Il marcatore di quella rete è ancora lui, è ancora Giovanni Simeone. Durante l’ultima finestra di mercato il Napoli ha rinnovato molto, e tra le innumerevoli cessioni vi è anche quella di Petagna che ricopriva il ruolo di vice Osimhen. Gli azzurri alla ricerca di una punta che possa offrire un’alternativa al nigeriano decidono di puntare sull’argentino, quello stesso argentino che più volte aveva infranto i sogni di tifosi e calciatori del Napoli. Il 18 agosto del 2022 il Napoli annuncia l’acquisto di Giovanni Simeone.

L’argentino si presenta a Napoli con questa dichiarazione: “Il mio sogno è quello di giocare in Champions League, fare un gol ed esultare baciando il tatuaggio della Champions che ho fatto quando avevo 14 anni“. Detto fatto, ed il sogno diventa realtà; 7 settembre 2022, prima giornata della fase a gironi di Champions League, gli azzurri dominano sui vice campioni d’Europa del Liverpool ed il risultato è fisso sul 2-0. Al 41° minuto pero Spalletti è costretto ad effettuare un cambio, fuori Osimhen per infortunio, dentro Simeone. Passano tre minuti, giocata pazzesca di Kvaratskhelia che lascia sul posto Alexander-Arnold, palla in mezzo ed il sogno di una vita si realizza. Simeone fa esplodere il Maradona siglando il 3-0; le lacrime, la commozione e il bacio a quel tatuaggio, una rete che realizza un sogno, una rete per mettere alle spalle tutte le sofferenze che il giocatore argentino aveva causato ai napoletani negli scorsi anni.

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