Ad imageAd image

Spalletti: “Quando si entra in campo a me piace una squadra che va a dare battaglia a qualsiasi avversario”

admin
admin
4 Min di lettura

Spalletti parla del Napoli

Luciano Spalletti, CT del Napoli, ha parlato ai microfoni di DAZN della sua squadra. Spalletti ha dichiarato: “Nella vita o sei quello che conduce o sei un passeggero. Quando si entra in campo a me piace una squadra che va a tentare di dare battaglia a qualsiasi avversario. Quando abbiamo giocato con il Barcellona, abbiamo pareggiato all’andata e abbiamo perso con diversi gol di scarto a Napoli ma a me è piaciuto di più l’atteggiamento di squadra quando abbiamo perso“.

Spalletti ha poi parlato della squadra: “Loro hanno ambizioni forti, vogliono vincere. Il confronto, così, si fa duro. Però fin dal primo buongiorno incontri la passione e il calore che ha la gente. Mi fa arrabbiare solo quando non viene riconosciuto l’impegno dei ragazzi. Anche quest’anno, che abbiamo cambiato molto, ho apprezzato già le conoscenze dei nuovi, sono già in sintonia con tutti gli altri. Ci sarà impegno massimale in tutte le partite e in tutti gli allenamenti“.

Spalletti si è poi espresso sulla rivoluzione della rosa: “Quando si va a mettere mano in maniera così drastica sulla squadra, si ha bisogno di un po’ di tempo e di far crescere altri leader. Noi ne abbiamo già qualcuno, tipo Di Lorenzo, Rrahmani e Anguissa. Lo stesso Osimhen deve diventare un punto di riferimento per noi, già gliel’ho detto. Con i calciatori c’è anche un gruppo WhatsApp in cui si parla e ci si confronta. Il gruppo si chiama “Sarò con te!” e l’ho usato nelle partite in cui non potevo essere in campo, tipo contro la Juventus. In quel momento tutti dicevano che la partita andava rinviata per il fatto che avessimo tanti calciatori con il Covid. Ma io gli inviati un messaggio in cui gli dicevo che ero felice la facessero giocare perché li vidi allenarsi benissimo. Andare a togliere ai ragazzi quella partita sarebbe stato ingiusto. Lì hanno fatto vedere che ci si poteva fidare di loro“.

Il CT toscano si è poi espresso sui capitani da lui allenati: “Totti, Icardi e Insigne? Per loro ho fatto cose che per altri calciatori non avrei fatto. Mi disturba che dicano che li ho fatti smettere. Chi era presente sa tutto il bene che gli ho voluto. Per Totti, tutti sapevano che sarei andato via alla fine dell’anno e avrebbero potuto farlo continuare. Icardi non è andato via con me ma con Conte, avrebbe potuto usarlo. Con Insigne ho fatto di tutto per provare a convincerlo ma aveva già deciso di fare questa esperienza con la sua famiglia“.

Spalletti ha poi concluso l’intervista parlando di se stesso: “In un calcio così equilibrato, i dettagli fanno la differenza. Non mi alzo la mattina e spero che accadano le cose, farò di tutto purché accadano. Vince chi si prepara meglio. Far credere ai propri calciatori di avere delle qualità anche superiori a quelle che hanno, può diventare lo sbocco per diventare una grande squadra. A me piacciono calciatori pronti a mettersi a disposizione, che non vanno a calpestare il lavoro degli altri

Condividi questo articolo