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Sarri: “L’ultimo Napoli il mio calcio. Grato ad ADL, ma non è facile lavorarci insieme”

admin
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Maurizio Sarri si è confessato al Corriere dello Sport. L’ex allenatore del Napoli ha fatto riferimento anche alla sua esperienza napoletana: “La squadra che ha espresso il calcio più vicino alle mie idee è sicuramente l’ultimo Napoli, quello dell’ultimo anno. Giocava il calcio che avevo in mente, un calcio di coinvolgimento totale. Il più veloce a comprendere quello che chiedevo è stato Albiol, difensore di livello superiore. In pochissimo tempo capì tutto, al punto che io potevo anche starmene a casa, l’allenamento avrebbe potuto dirigerlo lui”.

A Sarri il merito di aver contribuito a far diventare Mertens il re dei bomber della storia del Napoli: “Avevamo tre esterni d’attacco per due posti, la grande qualità di Lorenzo Insigne e l’equilibrio che garantiva Callejon erano imprescindibili, così Mertens trovava poco spazio. A Bergamo, in dieci contro undici, tolsi Higuain misi Mertens centrale. Venti minuti mostruosi, prese due rigori, insomma li fece impazzire. L’anno dopo, quando persi Milik durante la sosta delle Nazionali, decisi di riproporlo in quella posizione”.

Cosa è rimasto dell’esperienza con De Laurentiis? “Una forma di affetto e gratitudine. Mi ha concesso l’opportunità di misurarmi con il grande calcio ed era quello che volevo provare. Poi, certo, lavorarci insieme non è facile”.

La partenza di Koulibaly? “Kalidou ha un potenziale mostruoso. Alla fine va in un calcio di altissimo livello”.

Fonte: Corriere dello Sport

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