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Mario Rui: “Napoli competitivo. La gente ci dà per spacciata: meglio così! Di Lorenzo capitano giusto”

admin
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“Da qui non me ne vado” ha chiosato il difensore portoghese. Che accoglie i nuovi acquisti, compreso Olivera: “Ci darà una mano. E’ un mio rivale per la fascia? No, io sono avversario di me stesso”

Mario Rui è intervenuto alla radio ufficiale del Calcio Napoli. Il difensore portoghese, soprannominato “il Maestro”, è uno dei più longevi rimasti nello spogliatoio: “Rispetto agli anni precedenti qualcosa è cambiato anche dal punto di vista climatico. Fa molto più caldo, si percepisce di più. Questo influisce anche sulla preparazione anche se atleticamente stiamo comunque lavorando tanto”. Napoli con un 4-3-3 diverso rispetto al passato? “Dipenderà sempre come si metteranno le partite, ma rispetto ai giocatori come Insigne e Callejon, che hanno fatto la storia qui, ora ce ne sono altri che avranno tanta fame e cercheranno di fare anche loro la storia col Napoli. Speriamo facciano bene”.

Un giudizio di Mario Rui sul nuovo acquisto Kvaratskhelia: “E’ molto bravo. Ci vorrà il giusto tempo di adattamento ma il giocatore bravo lo riesci a far vedere anche da questi primi giorni di allenamento. Ci sarà sicuramente di grande aiuto e, fortunatamente, ce lo abbiamo noi in squadra”. Più o meno prime impressioni buone come capitò con Osimhen: “Qualcosa già si conosceva di Osi, perché l’avevamo visto l’anno precedente durante le partite di Champions. Poi scoprendolo da vicino ha fatto vedere, come dimostra ogni giorno, le sue qualità importante. E secondo me non ha espresso ancora tutto il suo talento”.

Ora c’è un nuovo collega di reparto, Mathias Olivera: “Mathias è un altro giocatore che stiamo scoprendo adesso, lavorandoci vicino. Già l’anno scorso si vedevano le sue qualità. Purtroppo ha avuto un problema nelle prime settimane di ritiro, ora sta lavorando di più con la squadra e le sue qualità si vedono. Anche lui ci darà una grande mano”.

Con Olivera aumenteranno gli stimoli per la titolarità della fascia sinistra: “Non c’entra il fatto di avere uno che possa prendere il posto o meno. La mentalità giusta è quella di migliorarsi ogni giorno, sembra una frase fatta ma il vero avversario di te stesso è solo te stesso”.

Mario Rui è soprannominato “Il Maestro”, “Il professore” da Spalletti: “Fa molto piacere sentire tutte queste dimostrazioni d’affetto, ma io non mi sono mai abbattuto, anche quando c’erano tante critiche, e non mi esalto di fronte a così tanti complimenti. Il mio obiettivo è non abbattermi mai e continuare a lavorare ogni giorno per migliorare”.

Oggi i nuovi leader sono Di Lorenzo, Mario Rui e Juan Jesus: “Abbiamo perso giocatori importanti anche dal punto di vista caratteriale ma abbiamo tanti giocatori di questo tipo ancora in squadra, come Anguissa, anche se è uno che parla meno. Quest’anno cercheremo di affidarci di più al gruppo e cercheremo di aiutarci a vicenda”.

Cosa pensa Mario Rui dei nuovi difensori centrali, Ostigard e Kim: “Io sono sicuro che sarà un Napoli competitivo. Il nostro obiettivo è migliorare la scorsa stagione e cercheremo di dimostrare già da queste prossime amichevoli che sarà un Napoli molto competitivo, poi mi piace il fatto che la gente ci dia per spacciati. Questo fungerà da stimolo per fare sempre meglio e far ricredere quelle persone che non credono in noi”.

Alla fine la scelta del nuovo capitano del Napoli è ricaduta su Di Lorenzo: “E’ stata la scelta più giusta per tutti noi. Giovanni ha tutti i tasselli giusti per fare il capitano”.

Tutti, da Osimhen a Juan Jesus, hanno detto che questo Napoli può migliorare rispetto all’anno scorso: “Il fatto che tutti e tre abbiamo detto la stessa cosa in tre occasioni diverse vuol dire che siamo tutti sulla stessa strada. L’obiettivo, ripeto, è cercare di migliorarci sempre, fare bene in Champions, e fare meglio dell’anno scorso”.

Sul finire dell’intervista, è intervenuto anche il Presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi. Mario Rui ricorda la sua prima esperienza italiana: “Empoli è stata la mia prima casa in Italia e Corsi è stato il mio primo presidente. Loro hanno creduto in me, mi hanno fatto crescere come uomo e come calciatore e per me tutte le persone che hanno lavorato ad Empoli saranno sempre nel mio cuore. Mi sentirò sempre come a casa da quelle parti. La mia prima figlia è nata ad Empoli. Ringrazierò sempre il presidente Corsi per l’opportunità che mi hanno dato, gli sarò sempre riconoscenti”.

L’episodio tra Osimhen e Spalletti è già acqua passata, è finita subito lì? “E’ bastato far finire l’allenamento, a cena, per dimenticare tutto. Sono cose che succedono. Ogni tanto c’è bisogno anche di quello per alzare l’asticella ed il livello dell’attenzione. Anche questo aiuta a far crescere il gruppo. A me personalmente piace pure che uno entri duro durante l’allenamento o che si lamenta, vuol dire dare dimostrazione di esserci, di avere voglia”.

L’impressione è che Spalletti stia spingendo tanto in questi allenamenti: “Sì, stiamo lavorando sotto l’aspetto della fisicità. Anche perché questa è una squadra che, per la qualità individuale e la tecnica che dispone, è una delle più forti in cui abbia mai giocato, ma manca qualcosa sulla fisicità e ci stiamo allenando su quell’aspetto per essere sempre più completi”.

Mario Rui è veramente molto amato dai tifosi del Napoli: “Le parole che ho detto per Empoli valgono anche per Napoli. Se la mia prima figlia è nata ad Empoli, l’ultima è nata a Napoli. Qui sto molto bene e, tranquilli: non me ne vado”.

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