La Salernitana è salva. Gran parte di questo miracolo sportivo è da attribuire a Davide Nicola. Nonostante la sconfitta 0-4 in un’Arechi tutto esaurito contro l’Udinese, la mancata vittoria del Cagliari a Venezia condanna i sardi in Serie B. Nicola quand’era arrivato a Salerno era ultimo ed a -8 dalla quart’ultima con il solo 7% di probabilità di salvarsi: “Questa è un’ultima partita difficile per entrambe le squadre in lotta per la salvezza. Sono contento per il mio direttore (Sabatini), per il mio presidente (Iervolino). Non era facile, abbiamo sentito la partita più del dovuto, non era facile. Tutto ciò che abbiam fatto ci è costato sudore, fino alla fine. Sono contento di essermi salvato, Salerno è un posto meraviglioso“.
Come definisce la sua squadra Nicola? Ci ha sempre creduto davvero? “La sintesi di cosa significhi diventare squadra velocemente, produrre risultati in un tempo brevissimo: solo 15 partite. Per quello che abbiamo fatto, ce lo siamo meritato. Quando dico sì a una squadra, sono convinto di ciò che posso fare. Costruire in 100 giorni, 15 partite, ciò che abbiam costruito noi, senza questo presidente, senza questo pubblico sarebbe stato impossibile“.