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La quota Scudetto mai così bassa negli ultimi 10 anni

admin
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2 Min di lettura

Media-punti esigua per le prime tre della classe e distanza ridotte tra le grandi e le medio-piccole

Ma quanto vale lo scudetto? Non rispetto al suo valore simbolico, che è altissimo, ma rispetto a quello sportivo, che poi è il valore del calcio italiano? Ne approfondisce l’edizione odierna del Corriere dello Sport. Mai negli ultimi dieci anni la testa della classifica è stata così bassa. Milan e Napoli, che la condividono, hanno solo 57 punti. L’anno scorso alla ventisettesima giornata l’Inter ne aveva 65. E negli anni del monopolio bianconero la Juve ne aveva 66 (nel 2020), 75 (nel 2019) e poi, andando indietro nel tempo, 71, 67, 61, 64, 72, 59. Cinquantasette punti non dicono solo che il tricolore è tornato contendibile, perché non esiste più una formazione pigliatutto. Raccontano anche una fragilità che coinvolge tutte le squadre di vertice. Negli ultimi cinque anni le prime tre posizioni non hanno mai totalizzato una media così esigua, come racconta la tabella: Napoli + Milan + Inter, diviso per tre, fanno 56,3 punti. Inzaghi ha una partita da recuperare. Ma quand’anche la vincesse, la media delle tre big sarebbe di molto inferiore a quella delle stagioni precedenti.

Ciò vuol dire che il campionato è più equilibrato? In qualche modo sì. Lo indica la media punti delle ultime dieci squadre in classifica. Oscilla tra i 24 punti del 2018-2019 e i 25,3 di quest’anno (ma ci sono ancora sei partite da recuperare, che potrebbero far crescere questo numero). Che significa? Che la distanza tra le grandi e le provinciali si va riducendo, ancorché lentamente. Non a caso l’Empoli ha vinto fuori casa contro Juventus Napoli, e lo stesso ha fatto lo Spezia contro Napoli e Milan. Il Sassuolo, che però è nono, quindi sta nella fascia alta della classifica, ha fatto di più: ha battuto Milan e Inter a San Siro e la Juve all’Allianz Stadium.  

Fonte: Corriere dello Sport

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