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Marotta: “Limitare le ASL, nuovo protocollo e 3° dose obbligatoria”

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L’Inter si è presentata a Bologna nonostante l’ASL locale abbia bloccato i padroni di casa

L’ad dell’Inter Beppe Marotta commenta la situazione di caos da Bologna, dove non si giocherà la sfida contro la squadra di Mihajlovic, messa in quarantena per focolaio Covid. “Prendiamo atto che il Bologna ha dovuto subire una decisione dell’Asl, erano pronti a giocare. C’è mancanza di chiarezza tra lo sport e il Ministero della salute, manca una linea guida. Così il campionato ne risente. Cosa farei? Limiterei la competenza delle Asl – ha aggiunto – In questo momento siamo in una situazione in cui le Asl decidono autonomamente e causano delle anomalie, ad esempio il Verona va a giocare a La Spezia con 11 positivi mentre altri con meno positivi sono stati fermati. Spero che diventi obbligatoria la terza dose di vaccino, casi del genere sarebbero limitati”.

Marotta rilancia: “L’obiettivo è tutelare la salute di tutti. Si è appena concluso un consiglio di Lega in cui è stato redatto un nuovo protocollo. Questa quarta ondata ci ha preso tutti in contropiede, forse rinviare questi due turni avrebbe agevolato, ma la compressione del calendario ci costringe a mantenere il ritmo delle partite, non ci sono i tempi altrimenti per recuperare. Terza dose di vaccino? Dovrebbe essere obbligatorio nell’ambito dello sport, a quel punto mi sentirei tranquillo, i medici dicono che il rischio è minimo e l’andamento del campionato avrebbe una grande fluidità. Oggi siamo davanti a uno scenario difficile, sono dell’idea che tutti gli atleti debbano essere sottoposti a vaccino completo”.

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