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Napoli, Spalletti ha due motivi per sorridere: l’intuizione Malcuit e il ritrovato Juan Jesus

admin
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A mali estremi, estremi rimedi. A questo avrà pensato Luciano Spalletti quando, alla vigilia di Napoli-Atalanta, si è ritrovato senza uomini fondamentali del suo scacchiere tattico come Anguissa, Koulibaly, Insigne e Fabiàn. Ed è così, con una intuizione delle sue, che stava per contenere l’Atalanta portando a casa un risultato positivo. L’allenatore toscano propone una squadra diversa, disposta con un inconsueto 3-4-1-2, ottenendo risposte incoraggianti anche da chi ha giocato meno. Uno su tutti: Malcuit. Nessuno lo sarebbe aspettato, ma – come riporta Il Roma – contro l’Atalanta il terzino francese è tra i migliori in campo. Il ruolo a tutta fascia, nell’assetto tattico disegnato ad hoc per l’occasione, forse è quello più adatto alle sue caratteristiche. L’ex Lille è infatti un laterale di spinta, bravo dunque in fase offensiva ma con un rendimento rivedibile dietro. Gioca con aggressività, ha un’ottima gamba benché sia reduce da un infortunio, a tratti fa ammattire Maehle che non lo tiene mai. Si sgancia nell’azione dell’1-1, mettendo in mezzo il pallone che vale il pari. Fa partire Mertens per il 2-1, confezionando l’assist. Macina chilometri, non si arrende mai. E a fine partita anche i compagni, oltre che i tifosi, al momento della sostituzione, lo applaudono. L’altra nota lieta del match con l’Atalanta è Juan Jesus, un difensore polivalente. Utilizzato all’occorrenza come terzino sinistro, l’ex centrale di Roma e Inter è stato rivitalizzato da Spalletti ed ora torna utile anche nel suo ruolo naturale, da centrale, vista l’assenza di Koulibaly.

Fonte: Il Roma

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