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Inter-Napoli: c’è una strategia nerazzurra per ingabbiare Osimhen

admin
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Inter-Napoli: ci sarebbe una strategia ben precisa per neutralizzare Osimhen, l’uomo più pericoloso degli azzurri. Lo rivela l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. L’orgoglio dei campioni in carica a caccia di una vittoria che possa essere da trampolino nella rimonta scudetto, ma l’ambizione di dimostrarsi ancora i più forti in Italia e di lanciare un messaggio inequivocabile al campionato si scontra con lo spauracchio Osimhen. Oggi il nigeriano rappresenta per il Napoli ciò che nelle passate due stagioni è stato Lukaku per l’Inter: l’uomo in più, la punta dirompente e travolgente capace di abbattere ogni ostacolo sulla via per la vittoria.

Prima regola, a Osimhen va tolto campo da attaccare. E siccome l’Inter di Inzaghi per principio e per convinzione non ama aspettare la partita ma farla, è chiaro che bisogna ragionare su un modo diverso di stare in campo.

Il baricentro dovrà essere necessariamente più basso, per mantenere corta la distanza tra la linea di difesa e quella di metà campo. Se il nigeriano riceve in verticale centralmente, Ranocchia (o Bastoni, qualora dovesse essere toccare a lui) dovrà stringere la marcatura, attaccarsi al nigeriano e permettergli solo lo scarico. Due centrocampisti arriveranno in pressione per “ingabbiare” Osimhen e gli altri due difensori centrali scapperanno a protezione della porta sul movimento a tagliare degli esterni azzurri. Facile a dirsi, meno a farlo a cento all’ora. Un’altra soluzione è prevista se il nigeriano cercherà gloria in fascia: sempre cercando di non concedere la ripartenza in campo aperto (nell’uno contro uno in velocità sarebbero guai per tutti), con una difesa più o meno schierata toccherà all’esterno del tridente difensivo seguire il movimento di Osimhen, con l’uomo in fascia a portare il primo raddoppio e la mezzala di riferimento a togliere linee di passaggio, aumentando la pressione. Non è aritmetica, non c’è un risultato sicuramente corretto. Ma l’atteggiamento per arginare Osimhen non sarà troppo distante da questo.

Ma il Napoli non è solo Osimhen: è talento in ogni zona del campo, è personalità e forza fisica. Da quando c’è Spalletti, è una macchina che viaggia ad altissimi giri, trascinata dalla potenza di Anguissa a centrocampo e del ritrovato Koulibaly in difesa. Al primo va limitato il raggio d’azione con la pressione. Al secondo – in caso di forfeit di Dzeko – toccherà togliere punti di riferimento: Lautaro e Correa hanno la vivacità per metterlo in difficoltà, ma la loro dovrà essere un’azione continua, sesta sosta. Chi si ferma è perduto e l’Inter non può permettersi di lasciare il treno scudetto così presto. Magari non sarà decisiva, ma senza vittoria sarà complicato parlare ancora di seconda stella.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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