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Inter, la tentazione di Inzaghi contro il Napoli: la coppia Lautaro-Correa

admin
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Trattasi di rebus per l’Inter, di quelli che non li risolvi con una semplice occhiata. Simone Inzaghi ha bisogno di andare a fondo, è un gioco d’incastri. Davanti ci sono due partite vitali, per campionato e Champions League. E tre attaccanti le cui forze vanno gestite. Il ragionamento è intorno a Edin Dzeko e non è il primo allenamento svolto in gruppo ad Appiano – proprio ieri – a dover ingannare. Chiamatela possibilità, tentazione, per certi versi curiosità. Di sicuro è una valutazione: con il Napoli a partire titolari potrebbero essere Lautaro e Correa, con il bosniaco in panchina pronto a subentrare.

È una traccia di lavoro – secondo la Gazzetta dello Sport – una possibilità concreta che esiste solo perché mercoledì in calendario c’è Inter-Shakhtar, una partita che per la società nerazzurra vale soldi, oltre che prestigio. Inzaghi sfrutterà sia l’allenamento di oggi sia quello di domani per farsi un’idea approfondita. Dzeko arriva da dieci giorni in cui è stato praticamente fermo, ha saltato gli impegni con la Bosnia. Per l’attaccante giusto un paio di sedute individuali prima del rientro in gruppo di ieri. È tecnicamente recuperato, non è di questo che si discute, non è in ballo un discorso di convocazione. La valutazione di Inzaghi è esclusivamente sul minutaggio che Dzeko ha nelle gambe. Il dubbio allora è: meglio farlo partire subito, per poi spendere una sostituzione a tempo debito, oppure tenerlo come carta di riserva per il secondo tempo? Non solo. Perché il ragionamento è complessivo. E tiene dentro anche Lautaro e Correa: ieri i due argentini si sono affacciati ad Appiano, per loro solo un prevedibile lavoro di scarico. Oggi Inzaghi avrà davanti agli occhi per la prima volta la squadra al completo e dunque capirà meglio: è evidente che per rinunciare a Dzeko dall’inizio per forza di cose i due argentini debbano dare le massime garanzie. Di sicuro, non hanno giocato troppo in nazionale: 100 minuti il Toro, 80 il Tucu, impiego quasi equamente diviso.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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