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Spalletti: “Dietro abbiamo delle colonne! Lo schema? L’abbiamo visto fare in Germania”

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L’allenatore elogia il suo staff: da Baldini e Calzona, passando per il match analyst Beccaccioli

Luciano Spalletti centra la settima vittoria di fila nelle prime sette giornate di campionato. E la settima la ottiene a Firenze, su un campo difficile e contro una squadra molto quotata. L’allenatore di Certaldo vince il suo derby personale: “Non è facile quando trovi squadre che giocano uomo contro uomo a tutto campo. Bisogna avere un grande impatto fisico e noi in questo non è che siamo portati. Ovviamente abbiamo sfruttato la velocità dei nostri calciatori davanti per poter superare il loro pressing”.

I cambi contribuiscono a tenere sempre vive le partite: “Le cinque sostituzioni allungano la vita alle partite. Quando sei in vantaggio gli altri ti sostituiscono 3-4 uomini nel reparto offensivo e si trasforma la partita. Se hai dei cambi validi questo ti consente di cambiare la partita. Nel secondo tempo siamo riusciti a controllarla meglio rispetto al primo, ma dovevamo e potevamo chiuderla ma non siamo mai riusciti a dare una palla precisa a Mertens e Petagna. Poi dietro abbiamo un paio di pilastri importanti che hanno fatto una gran partita. Bisogna portare a casa qualche partita sofferta come quella di stasera. L’abbiamo meritata ma non l’abbiamo strappata. Bisogna fare meglio”.

La Fiorentina ha messo in difficoltà la squadra di Spalletti: “Abbiamo sofferto soltanto questa palla lunga su Vlahovic su cui non riuscivamo a spizzare con i centrocampisti. Poi loro sono stati bravi anche a sbrigarsela da soli, non solo centralmente ma anche sugli esterni. Nel secondo tempo hanno inserito Sottil che è un signor calciatore in queste scorribande uno contro uno. Per il resto siamo stati abbastanza squadra nel soffrire ed anche nel procurarci le occasioni per andare a fare gol”.

Sul gol di Rrahmani un altro schema perfettamente riuscito: “Non è vero che ho bluffato, ma avevo detto ad Insigne di fare quella punizione lì. L’abbiamo vista fare dal Borussia Dortmund allo stesso modo. La linea difensiva così viene colta di sorpresa. E’ facile da fare. Sì, devi avere calciatori che sanno calciare bene sia col destro che col sinistro ma bisogna avere anche dei collaboratori che analizzano bene il tutto, i vari Baldini, Calzona ed in particolare il match analyst Beccaccioli che si occupa di questo”.

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