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Ounas, lo spacca-partite (a sorpresa) di Spalletti

admin
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Adam Ounas è considerato lo spacca-partite di Spalletti ed è anche un uomo a sorpresa. Forse la più grande sorpresa di inizio stagione (con Lobotka), secondo il Corriere dello Sport, considerando i presupposti: prima di incontrare il nuovo allenatore, infatti, Ounas era più che convinto di partire e il Napoli intenzionato a cederlo. Poi, gradualmente, le cose sono cambiate: il signor Luciano lo ha osservato e se n’è invaghito calcisticamente tanto da vivere con un certo fastidio gli ultimi giorni di un mercato che lo annunciava a un passo dalla cessione all’Olympique Marsiglia, fi no alla vigilia con il Genoa: il club aveva la necessità di monetizzare per poi investire sul centrocampo, mentre Adam manifestava la voglia legittima di trovare più spazio. Poi, la svolta: l’off erta dell’OM è naufragata e soprattutto Spalletti è riuscito a trovare gli argomenti migliori possibili per convincerlo a provarci. Parole importanti seguite dai fatti: è vero che finora non ha mai giocato dall’inizio, ma sia con il Genoa sia con la Juve ha collezionato un bel po’ di minuti – 65 – dettando il cambio modulo e strappando applausi. E ora, il Leicester: con Insigne non al meglio, e in virtù della necessità di gestire uomini e forze in vista della maratona che impegnerà la squadra fino al 30 settembre, potrebbe toccargli la prima dall’inizio. Una partita da spaccare subito: come voleva lui.

Ounas: da girovago ad asso nella manica di un tecnico con il quale il feeling è stato immediato.

Fulmineo come le accelerazioni di questo delizioso quanto discontinuo talento tutto sinistro, dribbling e saette: ha numeri, Adam; numeri che secondo Spalletti sono così importanti da indurlo a confermare a più riprese alla società la necessità di blindarlo. Di toglierlo dal mercato: lui voleva l’OM e l’OM voleva lui, ma poi qualcosa è cambiato e l’algerino (nato in Francia) ha deciso di seguire il nuovo mentore a casa Napoli. Dopo due anni di prestiti: Nizza il primo e poi l’accoppiata Cagliari e Crotone, la squadra dove ha meglio spiegato le proprie potenzialità a dispetto della retrocessione (15 partite e 4 gol).

Fonte: Corriere dello Sport

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