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Higuain confessa: “In America sono uscito dalla bolla di pressione che mi circondava. Futuro? Non sarà nel calcio”

admin
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Il Pipita si è raccontato al quotidiano “La Nacion”

Gonzalo Higuain, ex attaccante di Real Madrid, Napoli e Juventus, è stato intervistato dal quotidiano “La Nacion” in merito alle sue esperienze in Europa e al suo presente all’Inter Miami di David Beckham: “Sono molto felice perché ho ottenuto ciò che volevo, ovvero uscire da quella bolla di pressione. La stampa parlava sempre di me, delle critiche dei tifosi, qui invece il calcio non è una priorità, ci sono altri sport che sopportano quelle pressioni. Qui le persone per strada non ti giudicano perché hai sbagliato o segnato un gol. E lo stesso accade con la stampa. Quindi vivo con più tranquillità, quello che stavo cercando. Né i media né i tifosi ti giudicano, se sei grasso, se sei magro, se sei calvo… Mi sono fatto crescere la barba lunga e sono diventato una notizia, ma nessuno parla di me di calcio. Prima facevano male le critiche, ora no. E da quando è arrivata mia figlia ho cambiato la mia sensibilità.

Messi e Cristiano? Se sono stato il calciatore che ha giocato di più con Messi e Cristiano Ronaldo, allora sono stato quello che li ha capiti di più. Capisci Cristiano e capisci Messi, il problema non è loro, il problema è tuo. Se sono stato io a giocare di più con loro, è perché li ho capiti entrambi perfettamente. Sapevo cosa gli piaceva, cosa non gli piaceva, come si sentivano più a loro agio, come si sentivano più a disagio. Potevano contare su di me. Lautaro il mio erede in nazionale? Gli direi di stare calmo perché adesso è tutto rose e fiori, ma potrebbe venire il momento, magari in un Mondiale o in Coppa America, in cui avrà la sfortuna di sbagliare un gol fondamentale e allora Lautaro non sarà più Lautaro. No n deve né credere di essere il migliore né credere di essere il peggiore. Inter Miami? Gioco per vincere. Sono stato campione in tutti i club in cui ho giocato, pensi che sia venuto all’Inter Miami a fare una passeggiata? Non me lo perdonerei mai e poi mai. Voglio essere campione all’Inter Miami per essere campione con tutte le società della mia carriera.

Il mio futuro? Non rimarrò nel calcio. Ho deciso. Quando ho lasciato la nazionale ho iniziato a prepararmi per il futuro e sapevo già che quel futuro non sarebbe stato nel calcio. La mia vita andrà da un’altra parte. Sarei un masochista se decidessi di rimanere in questo ambiente! Innanzitutto starò di più con la mia famiglia. E poi farò qualunque cosa mi piaccia fare. Ma insisto: sono convinto che non sarò nel calcio. Mi piacerebbe studiare cucina, enologia, la materia dei vini mi cattura, sono due attività che mi piacciono. Vorrei giocare a paddle, che adoro e ora chiaramente non posso farlo a causa del calcio. E poi vedremo”.

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