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In Europa è caccia ai baby talenti, 1 acquisto su 5 è minorenne

admin
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2 Min di lettura

In questa finestra di calciomercato tanti club hanno optato per la linea verde, scegliendo giovani e giovanissimi su cui puntare in futuro.

L’ultimo esempio è quello del PSG, che ha acquistato il 16enne Xavi Simons. Proveniente dalla cantera del Barcellona e rappresentato dal potentissimo Mino Raiola, il centrocampista ha firmato un contratto da 500mila euro a stagione, rifiutando di proseguire la sua carriera in Spagna.

Juve e City corrono ai ripari

Proprio per questo, come riporta La Repubblica, club come Juventus e CIty hanno imposto sui loro baby talenti clausole che superano i 100 milioni di euro.

E questo fenomeno non è nuovo. La Fifa nel 2011 infatti aveva registrato ben 1460 richieste di trasferimento da parte di calciatori minorenni. Negli anni la tendenza è andata crescendo, fino ad arrivare in questi primi 6 mesi a ben 1382.

In altri termini, ben il 20% dei trasferimenti riguarda giocatori al di sotto dei 18 anni. In questi casi molti club si sono scontrati contro le regole internazionali e il famoso articolo 19(“protezione dei minori”) ha colpito a più riprese club come Real, Chelsea e Atletico.

Non sempre finisce bene per i ragazzi

Infine per i ragazzi non sempre c’è un lieto fine: l’esempio lampante è quello di Odegaard, giunto 15enne a Madrid e sballottato in prestito a vari club negli scorsi anni. Se nella prossima stagione, al compimento del suo 20 compleanno, non dimostrerà di essere all’altezza dei blancos, è probabile che la sua favola avrà un brusco esito.

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