Sarri, il cambio di rotta della Juventus. Agnelli sceglie il gioco, per tornare a vincere anche in campo europeo.
Giacca, camicia e cravatta. Il primo giorno di lavoro di Maurizio Sarri alla Juventus lo si immagina così. Occhiali poggiati sulla fronte nei suoi momenti di riflessione, ma con la camicia perfettamente abbottonata, in grande stile. Cravatta ben annodata e brand Juventus cucito sul petto. Indicazioni tattiche che poi arriveranno in giacca e camicia, direttamente dalla sua panchina dell’Allianz Stadium, mentre mastica magari il suo filtro alla nicotina per frenare i suoi stress da campo.
Un ritorno alle origini per l’ex banchiere, quasi come se si tornasse indietro nel tempo, quando gli sarebbe bastato vivere come secondo lavoro quello che oggi è la sua reale e onerosa professione. Di fronte alla stampa della Continassa che sarà pronta ad accogliere l’ex allenatore del Chelsea, Maurizio Sarri si presenterà nella sua versione 2.0. Si, perché il personaggio costruito dallo stesso Sarri nel corso degli ultimi anni, è in netto contrasto con quello che ha sempre contraddistinto il club di Torino. L’esatto opposto di quello che Andrea Agnelli ha cercato nel corso degli anni, un profilo ben diverso dai suoi predecessori. La teoria della “Bellezza, che porta i risultati” in netto contrasto con l’idea del “Vincere”, come unica cosa che conta.
Cambio di rotta della famiglia Agnelli, che forse ha individuato nel bel gioco, la soluzione per dominare non solo più in campo nazionale, ma anche in campo europeo. Scottanti forse le sconfitte proprio con il Napoli di Sarri nella stagione ‘17-18 (anche se i risultati sperati arriveranno la settimana successiva) e l’eliminazione clamorosa in Champions League nell’edizione appena terminata, per mano dei ragazzini dell’Ajax di Ten Hag. Un club che ha deciso di cambiare idea, rivoluzionando l’anima societaria. Si dichiarerà pronta la Juventus per mettere definitivamente il ‘musetto’ davanti alle altre, dominando anche attraverso il bel gioco, in Europa. E punterà a farlo con Maurizio Sarri che, dopo l’esperienza in Europa League col Chelsea, è diventato definitivamente un vincente.