Il Milan è in una situazione complicata in ottica fair-play,per questo la possibilità di partecipare alla prossima Europa League non è al 100% sicura. Vediamo perché.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, il Milan aveva già fatto ricorso al TAS contro l’esclusione dalla scorsa Europa League inflitta dall’Uefa. Ma a questa si aggiunge un altra situazione.
Il Milan era stato escluso per un anno dalle Coppe, decisione poi cambiata con una squalifica con condizionale.
I rossoneri hanno sì ottenuto una condizionale, che però li vincola a rispettare determinati parametri fino al 2021. Cosa che complica molto le mosse di mercato future e che li ha spinti ad un nuovo ricorso al TAS.
Intanto il fair-play finanziario va avanti.
Come se non fosse abbastanza, il monitoraggio sui conti del club va avanti. Ed è innegabile che la situazione sia inevitabilmente peggiorata, con gli acquisti di Piatek e Paquetà e la mancata qualificazione in Champions.
La soluzione sarebbe accorpare i ricorsi e sperare in una sentenza accomodante.
La soluzione emersa nelle ultime ore, volta a rimediare a questo pastrocchio giudiziario, è di chiedere un’unica pronuncia su entrambi i ricorsi, possibilmente prima dei playoff di luglio. Gli scenari potrebbero essere verosimilmente due: 1) il Milan viene sanzionato con una sola multa e rimane in Europa(con magari una rosa limitata a 21 giocatori) oppure 2) Esclusione per un anno dalle coppe, con il Torino che andrebbe a disputare la qualificazione alla fase a gironi.