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Sarri e Simone Inzaghi le soluzioni italiane per il dopo Allegri alla Juve

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Maurizio Sarri resta nel novero degli allenatori che potrebbero sostituire Allegri alla Juve. Lo sostiene tanto Sky Sport quanto Sportitalia. Sia l’ex tecnico del Napoli che Simone Inzaghi sono i papabili tra gli allenatori italiani. L’esperto di mercato Alfredo Pedullà rivela che tra Paratici e la famiglia Inzaghi c’è un rapporto fraterno. Le parole recenti di Tare vanno registrate (“La notizia è che resterà alla Lazio”), quelle di Lotito verranno approfondite (“Sarei addolorato se mi chiedesse di andar via”). E’ chiaro che se la Juve mettesse Simone ancor di più in cima alla lista e sciogliesse tutte le riserve per Lotito sarebbe complicato trattenerlo. A maggior ragione se Inzaghi insistesse per il salto personale in carriera. Non siamo ancora arrivati a simile situazione.

Su Sarri in tanti pensano che il suo futuro sia legato all’esito della finale di Europa League, mercoledì 29 maggio a Baku contro l’Arsenal. Non è così. Il suo futuro non dipenderà da una vittoria o da una sconfitta, lui ritiene di aver fatto il suo dovere riportando il Chelsea in Champions. La proprietà non è mai uscita allo scoperto durante i frastuoni artatamente organizzati dai tabloid inglesi, lasciandolo da solo. Il mercato bloccato (almeno fin qui) non era compreso nell’accordo contrattuale della scorsa estate. E se dovesse essere davvero bloccato, Sarri riaprirebbe senza Loftus-Cheek (pronto tra cinque-sei mesi), senza Hudson-Odoi (disponibile tra novembre e dicembre) e senza Hazard (destinato al Real). Certo, hanno preso Pulisic a gennaio, ma non basterebbe. Certo, possono incatenarlo in virtù di contratto, ma non converrebbe a nessuno. Ecco perché il Chelsea pensa a Frank Lampard, ma occhio a Espirito Santo.

 Ci sono percentuali alte per un ritorno di Sarri in Italia. Che poi sia Juve, Milan o Roma (solo ordine alfabetico? Serve pazienza) lo capiremo e speriamo di raccontarvelo: c’è tempo.

Fonte: Alfredopedulla.com

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