Roberto Civitarese, mental coach di giocatori di calcio, si ferma a riflettere sulla situazione in Europa League del Napoli, che stasera vedrà l’Arsenal al San Paolo. L’attenzione prima che sulla squadra cade sull’allenatore, il primo a dover gestire uno spogliatoio. Così analizzando il post partita dell’andata, si può capire come Ancelotti abbia preparato la squadra per il match di ritorno. Con la sua calma serafica, aveva evidenziato come ci fossero ancora novanta minuti da giocare, soprattutto da giocare al San Paolo, nel proprio stadio pronto a ribollire d’amore
<<Sicuramente – dice Civitarese – la squadra dovrà prendere esempio dal proprio allenatore, leader calmo e lucido anche nelle situazioni più complesse, la perfetta gestione delle emozioni e del proprio stato d’animo sarà una componente determinante per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Per questo, la voglia di realizzare qualcosa di straordinario, di provare emozioni fantastiche e di condividerle col proprio pubblico, dovrà essere accompagnata dalla serenità e dalla tranquillità. Nel tunnel d’ingresso – conclude – al terreno di gioco e negli occhi dei giocatori dovranno infatti risplendere gli scalpi di Chelsea, Manchester City e Liverpool squadre cadute, anche fragorosamente, ai piedi del Vesuvio>>.
Elementi necessari e sempre presenti in chi è consapevole del proprio valore e dei propri punti di forza, a prescindere dalla storia passata o recente, che dice che il Napoli parte da un 2-0, ma anche che al San Paolo ha sempre saputo dare il meglio di sé, soprattutto contro le squadre inglesi.
Civitarese non è un semplice motivatore, ma un vero e proprio preparatore che lavora sulla mente, degli sportivi, per rendere al meglio nell’attività agonistica. Nel mondo del calcio, nel corso degli anni è una figura che è stata coinvolta moltissimo. Li guida nel trovare un giusto equilibrio e una consapevolezza maggiore sulle proprie capacità fisiche e li supporta nel veicolare le energie a proprio favore.