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Di Canio sugli azzurri: “La qualificazione si gioca a Londra e Ancelotti lo sa. Il Napoli ce la può fare”

admin
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Di Canio carica il Napoli: “La qualificazione si giocherà ad Emirates, la chiave è lì. Carlo Ancelotti lo sa e il Napoli può farcela”.

Ha rilasciato un’intervista per Il Mattino, Paolo Di Canio, ex azzurro nel lontano 1993 e talent di Sky Sport. Intenditore di calcio e conoscente dei segreti della Premier per il suo passato sia da allenatore che da giocatore in Inghilterra, ha parlato dell’imminente sfida di Europa League, Arsenal-Napoli:

Partiamo dai punti di forza dei Gunners.
“In casa è squadra temibile, vera e tutte le partite giocate all’Emirates le ha vinte senza soffrire, dominando e stracciando gli avversari. Perché lì è come se ci fosse un alone di magia. Chiunque può pagare dazio nel loro stadio perché si trasformano, trovano l’aggressività e il ritmo britannico e hanno calciatori che dal centrocampo in su fanno la differenza. Magari non di primissima fascia, ma Aubameyang, Ramsey e Lacazette hanno talento per colpire in ogni momento. E anche gli altri: c’è cinismo, determinazione, voglia di giocare da squadra”.

E Ozil?
“Ha classe mondiale, ma non lavora per la squadra, con Wenger camminava e i compagni lo sopportavano a malapena. Con Emery gioca meno ma se è in giornata…”.

Perché il Napoli può sognare?
“Sette sconfitte nelle ultime 11 gare: è il cammino dell’Arsenal fuori casa. Dove perde meritando di perdere. E dove la squadra è il contrario dell’Emirates: tutti pensano individualmente, emergono i leziosismi e capisci che non sono ancora un gruppo vero, capace di soffrire. L’Arsenal di Emery ha molti punti deboli e Carlo sa che quello che conta è la gestione della gara all’Emirates. È lì la chiave del passaggio del turno”.

Ancelotti domani potrebbe limitare i danni?
“Lui l’ha detto: si è lamentato per la difesa, non solo nella fase del non possesso ma anche per i problemi nella costruzione di inizio azione. Il Napoli non potrà non iniziare il gioco dalla difesa, la mentalità deve essere questa: ci vuole possesso e il possesso lo hai mostrando personalità anche in difesa. Così si tolgono le armi all’Arsenal, perché se rinvii e basta, quelli vincono i duelli, e ti ritrovi magari in un tre contro tre e sono micidiali. Con due passaggi o tre arrivano in porta, vero che c’è Koulibaly ma contro non hai gli attaccanti della serie A…”.

Fonte: Il Mattino.

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