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Di Canio: “Il Napoli può farcela, ma occhio all’Emirates. Lì l’Arsenal è micidiale”

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Paolo Di Canio, ex attaccante ed esperto di Premier League, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino. “Certo che ce la può fare il Napoli. L’Arsenal di Emery ha molti punti deboli e Carlo sa che quello che conta è la gestione della gara all’Emirates. È lì la chiave del passaggio del turno”.

Di Canio, quanto è diverso l’Arsenal del basco Emery da quello del professor Wenger? “Emery ha riportato un senso di impegno, di professionalità e di serietà nella squadra. Wenger da 10 anni era ormai un manager, un gestore più che un vero allenatore in campo. Lasciava quasi in autogestione la squadra, li schierava e poi diceva fate voi. Emery è tecnico moderno, che vede quello che non gira bene durante la partita e la cambia. L’Arsenal ha una fisionomia precisa, ed è particolare che in poco tempo ci sia una identità così netta pur avendo cambiando molti moduli: ha tre soluzioni da mettere in campo e ognuno di queste soluzioni ha dato frutti fino ad adesso”.

Partiamo dai punti di forza dei Gunners – “In casa è squadra temibile, vera e tutte le partite giocate all’Emirates le ha vinte senza soffrire, dominando, stracciando gli avversari. Perché lì è come se ci fosse un alone di magia. Chiunque può pagare dazio nel loro stadio perché si trasformano, trovano l’aggressività e il ritmo britannico e hanno calciatori che dal centrocampo in su fanno la differenza. Magari non di primissima fascia, ma Aubameyang, Ramsey e Lacazette hanno talento per colpire in ogni momento. E anche gli altri: c’è cinismo, determinazione, voglia di giocare da squadra”.

E Ozil? “Ha classe mondiale, ma non lavora per la squadra, con Wenger camminava e i compagni lo sopportavano a malapena. Con Emery gioca meno ma se è in giornata…”

Perché il Napoli può sognare? “Sette sconfitte nelle ultime 11 gare: è il cammino dell’Arsenal fuori casa. Dove perde meritando di perdere. E dove la squadra è il contrario dell’Emirates: tutti pensano individualmente, emergono i leziosismi e capisci che non sono ancora un gruppo vero, capace di soffrire”.

Ancelotti domani potrebbe limitare i danni? “Lui l’ha detto: si è lamentato per la difesa, non solo nella fase del non possesso ma anche per i problemi nella costruzione di inizio azione. Il Napoli non potrà non iniziare il gioco dalla difesa, la mentalità deve essere questa: ci vuole possesso e il possesso lo hai mostrando personalità anche in difesa. Così si tolgono le armi all’Arsenal, perché se rinvii e basta, quelli vincono i duelli, e ti ritrovi magari in un tre contro tre e sono micidiali. Con due passaggi o tre arrivano in porta, vero che c’è Koulibaly ma contro non hai gli attaccanti della serie A…”.

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