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Pandev e Dzemaili: “A Londra 6 anni fa un brutto ricordo col Napoli”

admin
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I due ex azzurri rievocano la trasferta londinese con i Gunners in Champions nel 2013

Goran Pandev domenica sera ha regalato un dispiacere alla sua ex squadra confezionando l’assist al bacio per il pareggio di Lazovic. Lui però è uno dei reduci dell’unico precedente del Napoli all’Emirates Stadium contro l’Arsenal. Era il 1 ottobre del 2013. Una data che in tanti hanno provato a dimenticare. Forse anche quelli che erano in campo, ma solo perché quella è stata una partita brutta per il Napoli. Anzi bruttissima. L’Arsenal vinse 2-0 contro il Napoli di Benìtez. «Giocammo male. Prendemmo gol quasi subito e non riuscimmo a entrare mai nel vivo del gioco». Un incubo, più che un ricordo per l’attaccante macedone come riportato da Il Mattino.

«Entrammo in campo molli – racconta Pandev – Non avevamo ancora perso una partita e forse il nostro atteggiamento all’Emirates fu sbagliato. Tutto qui. Non c’era Higuain ma ora sarebbe facile dire che ci è mancato il Pipita, in realtà abbiamo sofferto quel loro tipo di calcio. Il loro ritmo infernale. Cosa che invece abbiamo saputo ribaltare nella partita di ritorno, che per me resta un ricordo stupendo. Della partita di ritorno al San Paolo conservo ricordi molto belli. Abbiamo giocato bene, davanti a un pubblico stupendo, anche se la delusione fu davvero profonda. Nonostante la bella vittoria 2-0 non siamo riusciti a passare il turno per la differenza reti di un gol con il Dortmund. Eravamo una grande squadra inserita in un girone di ferro. Peccato davvero, quel girone di Champions League resta ancora una ferita aperta».

Blerim Dzemaili, ora al Bologna, era in panchina, ma seguiva con attenzione il lavoro dei compagni: «Furono più bravi sia fisicamente che mentalmente, ci misero sotto subito. Higuain non c’era e senza il nostro punto di riferimento in attacco facemmo molta fatica ad essere pericolosi. La gara di ritorno fu bellissima anche se la vittoria non ci bastò e uscimmo per la differenza reti. Un grosso rimpianto. Benitez mi diede fiducia, giocavo con Behrami davanti alla difesa. Segnammo l’1-0, poi loro rimasero in 10 e trovammo anche il raddoppio nel recupero, ci voleva un altro gol ma era troppo tardi. Ricordo che lasciammo la Champions a testa altissima».

Fonte: Il Mattino

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