La rincorsa dell’Italia a Euro 2020 parte da Udine e dalla sfida in programma domani contro la Finlandia. Il Ct Roberto Mancini ne parla in conferenza stampa alla vigilia: “Per decenni abbiamo vinto pensando solo al risultato e questo non va più bene. In Italia è sempre stato più importante il vincere rispetto al come ci si arrivava. Oggi il calcio è cambiato, se non giochi bene non vinci con continuità. In Italia i giovani bravi ci sono sempre stati. Ce n’erano e si poteva provare a fare qualcosa di diverso. Ai miei tempi i giocatori di 20 anni avevano già 150 presenze in prima squadra, ora c’è bisogno che giochino di più. La Nazionale deve avere anche questo obiettivo e può fare tanto per il movimento calcistico italiano, anche chiamare ragazzi che nessuno conosce o giocano nelle serie inferiori può essere d’aiuto”.
“Spero che nel giro di 5-6 anni si possa tornare a vedere 5-6 italiani bravi nelle squadre di club – l’augurio del Mancio – Un calciatore può giocare male o bene, non è importante quello, l’importante è che dimostri qualcosa di diverso, qualcosa che possa farlo giocare in Nazionale. Perché la Nazionale è fatta per 30, 40 giocatori, non di più. Per i migliori”.