La moviola di Napoli-Juve è caratterizzata da diversi episodi che hanno indirizzato, in un modo o nell’altro, la gara. Innanzitutto quello più importante, avvenuto al 25′ del primo tempo: retropassaggio da horror di Malcuit, Ronaldo si fionda verso Meret che esce dall’area di rigore, l’asso portoghese va giù e Rocchi fischia punizione diretta ed estrae il rosso al portiere del Napoli. Tutto corretto? Il tocco c’è stato? Dalle immagini dei vari replay proposti sembra di no, ma in questo caso quello che viene punito (da regolamento) è il semplice tentativo di sgambettare il calciatore che attacca, con Meret che esce dalla “comfort zone” dell’area di rigore in cui, da portiere, può essere maggiormente tutelato. Molti contestano a Rocchi il fatto di non aver rivisto l’azione all’On Field Review, ma non sarebbe cambiato nulla.
Questa la “caduta” di Ronaldo, giudicata non come simulazione dall’arbitro (e dal VAR Irrati d’accordo sulla decisione) ma come salto per evitare contatto falloso:
Per quanto riguarda le altre decisioni, corretta (chiaramente) l’espulsione di Pjanic che, già ammonito, commette una grossa ingenuità (almeno pari a quella di Malcuit) nell’allungare volontariamente il braccio per ostacolare una verticalizzazione del Napoli. Ovviamente giusto anche il rigore assegnato agli azzurri per il tocco col braccio di Alex Sandro che fa volume e va ad ostacolare un cross. Rocchi lo va a rivedere al video, perchè dal campo non se n’era accorto (o comunque l’aveva giudicato involontario in una prima battuta). Parapiglia nel finale con il Napoli che non restituisce palla alla Juve che aveva messo fuori per il fallo di Koulibaly su Dybala (che però accentua molto la caduta). Solo un appunto per Rocchi e i suoi arbitri: Allegri fa quello che vuole in panchina, entra ed esce dall’area tecnica in continuazione (altri allenatori sono stati allontanati per molto meno).