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Napoli, la solidità azzurra sfida l’attacco bianconero. Problemi in difesa per Allegri

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C’era una volta la BBC. L’acronimo, che sta a indicare i bianconeri Barzagli, Bonucci e Chiellini, è stato a lungo sinonimo di solidità difensiva. A volte, poteva diventare anche BBBC, quando al trio si aggiungeva Buffon, dando vita a una difesa che a tratti sembrava impenetrabile. Non a caso, il “blocco juventino” ha costituito per anni la difesa della Nazionale italiana. Nonostante l’addio di Bonucci prima (passato al Milan ma poi ritornato) e di Buffon poi, la Juventus ha sempre potuto contare sulla difesa migliore della serie A. Tutt’ora è la squadra meno battuta del campionato.

Qualcosa però deve essersi inceppato. Precisamente, dall’inizio del girone di ritorno, i bianconeri hanno dovuto fare i conti con una situazione per loro insolita. Vale a dire una maggiore difficoltà nel mantenere la porta inviolata

Se, nei primi tre mesi dello scorso anno la squadra di Allegri era riuscita a non subite reti in 13 partite su 16 (di cui 7 consecutive), ora la situazione si è completamente capovolta. Infatti da gennaio ad oggi, la Vecchia Signora ha subito ben 9 gol in 8 partite tra campionato e coppe. In pratica un gol ogni 80 minuti. A pesare i diversi infortuni che hanno colpito i campioni d’Italia in difesa, con Chiellini e Bonucci costretti a saltare diverse gare (sono tornati in tempo per la gara contro l’Atletico) e con Barzagli fermo ai box da dicembre. A ciò va aggiunto l’addio di Benatia nel mercato di gennaio, il che ha spinto la Juventus riportare in rosa Caceres.

Discorso opposto in casa Napoli. Gli azzurri infatti a partire dal girone di ritorno hanno subito un solo gol in campionato (contro la Lazio alla prima). Quattro, se si contano le reti prese contro il Milan in coppa Italia e contro lo Zurigo nell’andata dei sedicesimi di Europa League. Tradotto, un gol subito ogni 202 minuti (in campionato uno ogni 540). Il tutto pur dovendo fare i conti con gli infortuni accorsi a Raùl Albiol – colonna affidabile in coppia con Koulibaly – e Mario Rui. Una solidità frutto dell’alto rendimento del difensore senegalese e delle buone prestazioni del ritrovato Maksimovic.

Ma anche della buona condizione atletica che consente ai centrocampisti – Callejon, Allan, Fabiàn e Zielinski –  di dare la giusta protezione alla difesa. Il brasiliano è tornato quello della prima parte di stagione, prima di smarrirsi a causa delle vicende di mercato (era vicino al PSG). Ruiz riesce a garantire maggiore interdizione rispetto a Hamsik, mentre il polacco sta inanellando prestazioni su prestazioni. Infine lo stakanovista della fascia Callejon, da sempre capace di dare manforte alla difesa. Ad oggi sono 5 le gare consecutive in cui la squadra di Ancelotti ha chiuso con un clean sheet. E ora, il Napoli è chiamato a mettere alla prova la propria solidità contro la prima della classe, capace di presentarsi al San Paolo con un attacco formato da Ronaldo, Dybala e Mandzukic.

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