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Ancelotti e tutta la sua maestria per gestire una rosa che si è ristretta

admin
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Ancelotti alle prese con gli infortuni di Albiol, Rui, Verdi e Younes e con qualche calciatore fuori condizione

Ad un certo punto il Napoli di Carlo Ancelotti si era ritrovato con le maglie più strette, senza due calciatori rispetto ad inizio stagione (Rog e Hamsik) e con una serie di defezioni a cui l’allenatore deve far fronte in un momento cruciale della stagione in cui gli obiettivi non mancano. Perchè se è vero che da un lato c’è un campionato che oramai ha poco da dire per lo Scudetto e con un secondo posto ampiamente rassicurante per la Champions, dall’altro c’è una Europa League in cui il Napoli può arrivare fino in fondo. Ma, come detto, c’erano (e forse ci sono ancora) diversi problemi. Ma Carletto è riuscito a mitigarli con la sua nota maestria, almeno per il momento.

L’allenatore emiliano ha dovuto far fronte (e in parte fa tutt’ora) con problemi di assenze e di consequenziali emergenze in tutti i reparti.

 

Quello più coperto è la porta, un vero paradosso se considerate le difficoltà di inizio stagione con l’infortunio al braccio di Meret e l’adattamento di Ospina. Stavolta, invece, quello più falcidiato è certamente la difesa, poiché Albiol si è operato al ginocchio e ne avrà per un po’, perchè anche Mario Rui ha subìto un infortunio e poi perchè ci sono calciatori che debbono recuperare la miglior condizione come Chiriches, appena rientrato, e Ghoulam. Addirittura per il difensore spagnolo qualcuno parla di stagione finita ripensando agli stessi problemi che ha avuto Zuniga in passato, anche se in questo caso, per la pulizia della cartilagine del ginocchio di Albiol, si è provveduto ad un’operazione chirurgica piuttosto che la cura con le cellule staminali utilizzata per il colombiano. Il ministro della difesa del Napoli sarà indisponibile ancora per un pò e la coppia Maksimovic-Koulibaly stanno trovando gioco-forza la loro intesa, visto che Chiriches viene da un lungo periodo di inattività e Luperto, a cui Ancelotti sta dando un pò più di spazio. Problemi anche a sinistra, con Mario Rui che si è dovuto fermare per una distrazione al bicipite, e con Ghloulam che deve ritrovare la brillantezza di un tempo.

Difficoltà permangono a centrocampo, poichè numericamente parlando Ancelotti si ritrova con due uomini in meno ed una serie di soluzioni con la coppia Allan-Fabiàn, l’impiego di Diawara (unico regista di ruolo) e l’interscambiabilità di Zielinski.

Parliamo, per fortuna, di calciatori molto duttili e che possono essere utili anche sugli esterni, settore del campo in cui oltre all’infaticabile Callejon c’è Verdi che non riesce a trovare continuità a causa di periodici acciacchi. Per l’ex Bologna finora soltanto 11 partite ma nessuna dal 1′ all’ultimo minuto. Infine, l’attacco, con tre calciatori per due maglie, al di là delle opzioni legate a Ounas e allo stesso Verdi. Davanti si alternano Insigne Mertens e Milik ma la verità è che al Napoli manca un grande centravanti da 25-30 gol all’anno, quota che attualmente sembra non riesca a garantire nessuno dei tre menzionati. E’ chiaro che da qui alla prossima estate il Napoli dovrà adoperarsi per regalare ad Ancelotti un super bomber e pare che il club sia già attivo in tal senso, ma in attesa di approfondire ogni altro discorso rivolto al futuro, ora bisogna pensare al presente e ad una rosa che si è improvvisamente ristretta e che Carletto, con la sua maestria, sta riuscendo a fare di necessità virtù.

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