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Serie A, stangata per i club: aumenta la tassazione sulle plusvalenze

admin
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3 Min di lettura

Arriva una pessima notizia per le squadre professionistiche: cambia il regime di tassazione delle plusvalenze derivanti da calciomercato. La Corte di Cassazione ha emesso più di una ordinanza in cui riferisce che le plusvalenze devono essere assoggettate nel regime di tassazione ordinario e pertanto sottoposti ad Irap, Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Questo avrà un evidente impatto negativo sui bilanci delle società di Serie A e tutte le professionistiche. Secondo quanto si legge nel rapporto della Cassazione, riferito da calciomercato.com, le plusvalenze da calciomercato sono proventi ordinari nella gestione dell’attività economica. Dunque non straordinario, come per esempio la plusvalenza da cessione di un capannone industriale o di un terreno agricolo.

I proventi da plusvalenza nella cessione dei diritti pluriennali di calciatori vanno tassati tramite applicazione dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap)

E’ una bella tegola per tutte le squadre professionistiche. Per i bilanci dei club che vivono soprattutto di plusvalenze e proventi da diritti TV è una doccia ghiacciata. L’aumento della tassazione per le plusvalenze si traduce in un’opportunità di guadagno enormemente inferiore. Ecco perché evidentemente i presidenti delle squadre non hanno accolto positivamente questa ordinanza. La cosa si aggrava ulteriormente per tutte le squadre che hanno avviato contenziosi con l’amministrazione finanziaria. E’ evidente che questa decisione avrà un impatto sanguinoso sulle casse della Serie A.

L’eccessiva dipendenza da fonti di ricavo relative a plusvalenze, partecipazioni in Champions e diritti TV rendono i club professionistici italiani eccessivamente vulnerabili. Economicamente poco autonome, le squadre di Serie A non reggono la competizione per merchandising all’estero e ricavi da stadio.

Cosa cambia per il Napoli

Il club di Aurelio De Laurentiis non è esente da questo discorso, anzi. Il Napoli è una delle società che si autofinanzia maggiormente dalle plusvalenze da calciomercato. A bilancio, infatti, questa voce rappresenta una fetta sostanziosa delle entrate insieme ai diritti TV e alle partecipazione alle competizioni internazionali. Questo complica non poco le cose sul piano economico per Aurelio De Laurentiis che vedrà tassate maggiormente i ricavi derivanti dal calciomercato.

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