Andrea Belotti vive un’involuzione che, inevitabilmente, si sta riflettendo sui risultati sportivi del Torino che, tra l’anno scorso e quest’anno, avrebbe potuto avere qualche punto in più in classifica. Nell’estate del 2017, dopo il boom delle 26 reti della stagione precedente, il presidente Cairo era arrivato a valutare ben 100 milioni l’attaccante cresciuto nell’Albinoleffe. Ma da quel momento il Gallo ha cominciato a cantare sempre meno: 10 gol in 32 partite nel campionato passato e 7 quelle realizzate finora in 24 giornate.
Per un bomber che è arrivato quasi alla soglia delle 100 realizzazioni in carriera tra i professionisti (97 in totale, di cui 5 in 20 gare con la Nazionale), si può fare di più.
Mazzarri, uno che ha sempre fatto segnare tanti gol ai suoi centravanti, sta facendo un lavoro specifico su di lui, provandolo ad avvicinarlo il più possibile alla porta anche grazie ai suggerimenti di Iago Falque e Berenguer (non a caso Zaza fa panchina). Ieri contro il Napoli, però, neanche una palla giocabile per il Gallo, lasciato troppo solo tra la mezzapunta Berenguer nel primo tempo e l’inserimento di Parigini nella ripresa (con Zaza e Iago Falque lasciati in panchina). E dire che contro gli azzurri in carriera ha realizzato 5 reti, 4 delle quali al San Paolo. Stavolta nulla, neanche un tiro in porta per provarci.