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Miccichè: “Non sono d’accordo con le dichiarazioni di ADL. Le milanesi torneranno protagoniste”

admin
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Il presidente della Lega di serie A, Gaetano Miccichè interviene su Radiouno. Il problema è di un campionato in mano alla Juve già a metà torneo e un gruppo di squadre che alle sue spalle non cresce.

Gaetano Miccichè comincia la sua intervista parlando in merito alle dichiarazioni di De Laurentiis sulle squadre “minori” in serie A: “Il fascino del nostro mondo è dato anche dalle provinciali, con i loro presidenti e tifosi. Per cui se mi chiedete se condivido le dichiarazioni di De Laurentiis sul Frosinone rispondo no, non le condivido. Mi sembra un campionato molto interessante, seppure con un certo distacco tra la prima e la seconda, che rende probabile ad oggi l’ottava vittoria di seguito della Juventus, ma mai dire mai: il campionato può sempre offrire sorprese nelle ultime giornate. C’e’ grande interesse per la lotta a Champions e Europa League, con tante squadre racchiuse in pochissimi punti e questo consentirà un alto interesse di spettatori. Che interesse ha un campionato dominato da una sola squadra? L’alternanza è sempre una virtù e un elemento di forza, in qualunque settore e non solo nel calcio. Sono convinto che dovranno ritornare protagoniste le due milanesi, la cui presenza crea storicamente un allargamento per la vittoria alla scudetto, senza nulla togliere a Napoli e Roma che in questi anni hanno reso duro la vita alla Juventus.”

Prosegue poi parlando dei ricavi: “Se riusciremo a far aumentare i ricavi, società come Sampdoria, Fiorentina, Torino, Sassuolo o Parma, ovvero club di provincia che non hanno mai vinto qualcosa di importante negli ultimi anni, potranno competere in maniera più rapida con le due o tre che primeggiano.  L’obiettivo è aumentare i ricavi. Oggi il 70% dei ricavi di questo mondo deriva dai diritti tv. Noi vendiamo la Serie A in 200 paesi in giro per il mondo. Io non punto solo ai diritti tv.”

Conclude parlando di strutture e razzismo: “Un altro degli obiettivi assoluti è il tema delle infrastrutture. Dobbiamo migliorare i nostri stadi e la viabilità per arrivarci. Dobbiamo migliorare gli interessi collaterali: la moglie, i figli e i parenti devono gradire l’andare prima e uscire dopo dallo stadio. E’ difficile dividere il razzismo dalle questioni di educazione e civiltà. Penso che servirebbe maggiore educazione da parte delle persone e magari intervenire direttamente sulla persona che accanto a te insulta gli altri e quindi fermarla.”

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