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Milan, Gattuso: “Contro il Napoli con lo stesso approccio di sabato. Piatek? Mi ricorda Tomasson”

admin
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Il secondo MilanNapoli nel giro di tre giorni non assegnerà punti come in campionato, ma un pass per le semifinali di Coppa Italia. Per andare avanti servirà un successo e Rino Gattuso indica la strada da seguire. Il tecnico rossonero ha parlato a Milan TV: “Dobbiamo metterci la stessa personalità, avere voglia di giocare e di farsi vedere, palleggiando bene. Negli ultimi 30 minuti abbiamo smesso di palleggiare e ci siamo allungati, così sono venute fuori tutte le caratteristiche del Napoli”.

In quell’ultima fetta di partita, però, a San Siro ha brillato Piatek, che Gattuso paragona all’ex rossonero Tomasson, che con Rino ha giocato e vinto nel Milan di Ancelotti

“Jon non si risparmiava mai in allenamento e ci dava una grandissima mano anche quando giocava dall’inizio. Piatek è arrivato da poco ma mi piace, è un ragazzo curioso che guarda le foto a Milanello: gli piace osservare, parlare e vivere la struttura, è qualcosa di bello. Se sarà titolare domani? Se la giocano lui e Cutrone.

Bakayoko? Un giorno un giocatore è un bidone, un giorno è un fenomeno. Oggi sento tante voci ma lui deve mettere le sue caratteristiche a disposizione della squadra. È giocatore che salta l’uomo, tecnico, e ci sta dando una grande mano. Biglia e Caldara? Ieri hanno fatto una piccola parte con noi, stanno lavorando a livello fisico. Penso che entro una settimana saranno a disposizione. Siamo molto contenti, hanno grandissima voglia di tornare e lo dimostrano per l’impegno che stanno mettendo negli ultimi giorni”.

“Ridurre il gap con Juventus e Napoli? Ci vuole esperienza, siamo una squadra giovane e abbiamo bisogno di questo tipo di partite. Per tornare competitivi bisogna avere continuità nelle prestazioni, nel gioco e nella mentalità”

“In questo periodo a tratti lo stiamo dimostrando, ma abbiamo ancora troppi alti e bassi. Come vedo il Milan tra cinque anni? Pensiamo al presente, perché ci stiamo giocando tanto. Da qui a cinque anni possono cambiare tante cose, il mercato è sempre più globale e difficilmente puoi trattenere giocatori che non hanno molta voglia. Dobbiamo riuscire a diventare squadra il più presto possibile, facendo crescere i nostri giovani: siamo un gruppo sano e con grandi individualità, ma dobbiamo ancora diventare concreti e forti”.

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