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Il capo della Polizia: “Parole di Ancelotti? Ad ogni azione corrisponde una conseguenza”

admin
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Il capo della Polizia Franco Gabrielli è intervenuto al convegno sulla sicurezza negli stadi al Mapei Stadium di Reggio Emilia. “Sospendere una partita? La decisione finale spetta sempre a chi è responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica. Non voglio svilire il ruolo di un arbitro a cui competono le decisioni di natura sportiva, ma sospendere una partita può causare conseguenze di gestione, come sul deflusso di migliaia di persone. Questioni che devono essere valutate da chi ha un occhio a 360 gradi sull’evento. Le norme ci sono e parlano chiaro”.

POI ARRIVA LA REPLICA AD ANCELOTTI

“Ognuno è libero di assumere le iniziative che crede, ma ad ogni azione corrisponde una conseguenza. Rispetto Ancelotti, ma la decisione finale spetta sempre a chi gestisce l’ordine pubblico che comporta valutazioni che vanno al di là dell’aspetto sportivo.

Ognuno deve fare la sua parte, dai calciatori ai dirigenti che devono essere più accorti nelle dichiarazioni, evitando di accendere gli animi. Ma anche noi addetti alla sicurezza, utilizzando maggior buon senso. Sulla repressione della violenza non bisogna avere pietà, ma su alcune situazioni, come ad esempio su certi striscioni, a meno che non incitino all’odio e alla violenza, si può essere meno rigidi”.

“Il fatto che i disordini di Milano tra tifosi di Inter e Napoli siano avvenuti lontano dallo stadio, mi fa ben sperare. Vuol dire che stiamo marginalizzando il problema. Tuttavia c’è ancora tanto lavoro da fare”

“Abbiamo fatto passi in avanti in questi anni come riprendere il dialogo con le tifoserie, la cui assenza in passato ha provocato danni. Più potere agli steward? Sono d’accordo sul definire meglio questa figura, ma non diventino poliziotti aggiunti perché altrimenti facciamo un passo indietro. L’impiantistica e l’adeguamento degli stadi è fondamentale per garantire sicurezza durante gli eventi. L’Italia è quel Paese che a inizio campionato si accorge di non avere strutture a norma che poi si rendono come per magia adeguate per motivi di ordine e di sicurezza pubblica. Tutti devono fare la propria parte, sia nella cultura sportiva sia nell’impiantistica. Mapei Stadium di Reggio è un modello esemplare, anche per la sua ubicazione strategica”.

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