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Liverpool-Napoli, le speranze azzurre in 90′ di gioco

admin
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2 Min di lettura
Liverpool-Napoli, siamo all’atto finale.

La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota.” Il tempo, per Michael Althsuler, vola, ma la buona notizia è che siamo noi stessi a gestire il nostro stesso tempo.
Il tempo, oggetto di discussione in numerosi dibattiti nell’antichità che proseguono tutt’oggi, concetto complicato da spiegare. Sul tempo calcistico non sono stati scritti trattati scientifici o qualcosa di simile: questo genere di temporalità appartiene ad un’altra sfera non ancora analizzata. Troppo complicato farlo, meglio non parlarne per ora.
Domani il tempo sarà di notevole importanza ad Anfield e le speranze di un intero popolo sono racchiuse in 90 minuti: preziosi minuti che possono segnare una stagione o, perché no, una gestione tecnica intera. Il Liverpool resta comunque la finalista della scorsa edizione ed è ampiamente abituata a certi palcoscenici; il Napoli è sempre la seconda della classe in Italia, ma è in Europa che sta vivendo un momento magico. Dall’arrivo di Ancelotti, gli azzurri hanno affrontato la massima competizione continentale in maniera diversa da quanto fatto con Sarri, specialmente nell’ultimo anno. L’esperienza di Carletto ha portato sicurezza nei propri mezzi e tanta determinazione.
Passare il turno significherebbe un posto nell’Olimpo dei grandi club europei, tanti soldi nelle casse della società e tanto mercato attorno a giocatori che, se domani il Napoli dovesse compiere l’impresa, potrebbero dare una svolta importante alla propria carriera. Domani non sarà la partita di Ancelotti, di Insigne o Mertens, né tanto meno di De Laurentiis: sarà la partita del Napoli, di una Napoli che non smette mai di sognare.
Il tempo, stavolta, stringe.

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