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Sarri vs Ancelotti, il killer instinct del nuovo Napoli: altro record azzurro

admin
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Sarri vs Ancelotti, si rinnova la sfida tra passato e presente.

Bello, a tratti perfetto: se si dovesse descrivere il vecchio Napoli di Maurizio Sarri, questi due aggettivi sarebbero perfetti per la causa. Un gioco perfetto, un’orchestra sinfonica ed un gruppo di giocatori -ristretto- che si muovevano con armonia e leggerezza.
Da quando Ancelotti è arrivato per sostituire Maurizio Sarri, il Napoli non è cambiato tanto. Il gioco è stato modificato poco ed Ancelotti è stato sublime nell’inserire le sue idee senza stravolgere le basi del vecchio Napoli. Tuttavia, una differenza sembra esserci: l’incisività ha preso il posto dell’estetica, c’è un Napoli più incisivo. Quest’anno, il Napoli segna più di tutti nei secondi tempi: 18 reti per gli azzurri, 17 per Juventus ed Atalanta, 16 per l’Inter.
Il Napoli sembra essere letale nella seconda frazione di gioco e lo ha dimostrato soprattutto in tre partite: il pareggio del San Paolo contro la Roma, la vittoria di Genova ed il 2-1 recente in casa dell’Atalanta. Nell’ultima partita, infatti, il Napoli ha colpito a pochi minuti dalla fine con un gol di Milik, proprio quando i bergamaschi sembravano essere i padroni del campo.
Esser belli è una qualità, l’essere incisivi è quasi un obbligo: sempre se si vuol vincere.

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