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Arbitri, Valeri: “Var? Abbiamo commesso degli errori, serve un po’ di tempo…”

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Paolo Valeri, arbitro internazionale ha parlato nel corso della due giorni di aggiornamento professionale ‘Il Calcio e chi lo racconta’, promosso da FIGC e Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti. Queste le sue dichiarazioni: “Quella Mondiale è stata una esperienza magnifica. Noi arbitri italiani siamo stati lì 44 giorni e abbiamo fatto anche un buon lavoro visto che nelle gare conclusive al VAR c’erano arbitri italiani. E’ stata una preparazione lunga, la FIFA è molto attenta a preparare i propri uomini e noi da febbraio abbiamo iniziato i raduni per conoscerci meglio. Il percorso di avvicinamento è stato molto importante per arrivare a Mosca con le idee chiare e un gruppo coeso”.

Arbitri, Valeri: “E’ normale che in Italia tra i vari arbitri ci sia disparità di esperienza, c’è Rocchi che ha arbitrato 200 gare e chi ne ha arbitrare 6 o 7. Al Mondiale il discorso è diverso, vengono selezionati gli arbitri di tutto il mondo. E poi il Mondiale ha 64 partite, in Serie A 380”.

“Qual è il rapporto arbitri-VAR? Io ho iniziato ad arbitrare nel 1994, avevo 15 anni e mezzo, e fino al 2017 ho arbitrato senza VAR, prendendo decisioni in un millesimo di secondo. Poi a un certo punto arriva la VAR che può correggere la tua decisione e cambia completamente il modo di arbitrare. Sicuramente qualche resistenza ci potrà anche essere, ma noi arbitri siamo tutti a favore della VAR perché ci permette di vivere più tranquilli. Se c’è qualche resistenza è ormai soltanto nell’inconscio. Pian piano nei prossimi anni si arriverà a una grandissima uniformità sia per il lavoro dell’arbitro sia per quello del VAR”.

Arbitri, Valeri: “Lo scorso anno è stato introdotto il VAR e quest’anno sembra davvero che sia un disastro. Abbiamo commesso degli errori e non vogliamo difendere l’indifendibile. Però, richiediamo ancora un po’ di tempo. Non abbiamo ancora preso le misure”.
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