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Napoli, l’evoluzione azzurra di Dries Mertens che raggiunge Higuain e Altafini a quota 71

admin
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Napoli, “Ciro” Mertens sempre di più nei cuori dei tifosi azzurri. Ma ciò che lega indissolubilmente il numero 14 azzurro alla piazza partenopea sono soprattutto i suoi gol e le sue prestazioni.

Napoli, Mertens raggiunge Higuain e Altafini

Con il rigore messo a segno sabato ad Udine, il folletto belga raggiunge, nella classifica dei cannonieri azzurri, Higuain ed Altafini a 71 gol posizionandosi a -2 dal brasiliano Careca. Numeri impressionanti ed importanti per chi prima punta si è inventato e non ci è nato. Caratteristiche completamente diverse, di fatti, rispetto ai bomber di razza: nonostante ciò Dries colleziona, fino al match di sabato, 255 presenze in maglia azzurra e ben 92 gol.

Un escalation significativa, un’evoluzione a mo’ di Pokemon che, nei tre anni di Maurizio Sarri, hanno innalzato il belga da falso a vero 9. A sottolinearlo sono soprattutto i numeri (e quelli non mentono mai): 12, 10, 11, 34, 22. Sono i gol che, in crescendo, il belga ha messo a segno dal suo approdo in azzurro e che vedono, nel secondo anno di Sarri (34), la sua consacrazione da centravanti vero. Basti pensare, infatti, che in una sola stagione Dries ha realizzato lo stesso numero di gol di quelle passate.

Fiuto del gol, imprevedibilità e anche la fortuna di averle giocate tutte: un piede caldo e una mancanza di alternative hanno spianato la strada all’attaccante azzurro che ha strapazzato i suoi avversari a suon di gol.

In questa girandola pazzesca, però, il calciatore belga ora sembra tirare un po’ il fiato. Nella passata stagione il numero 14 ha realizzato ben 12 reti in meno e le sue prestazioni sono calate anche in termini di brillantezza e feeling con i compagni.

Prestazioni che restano altalenanti ancora oggi: nonostante le 3 reti messe a segno, Mertens è sceso in campo dal primo minuto solo 4 volte in 11 gare (e in solo 3 occasioni ha giocato per l’intero match). Prestazioni condizionate anche dal mondiale giocato (da protagonista) e che ha inciso sulla sua forma fisica: per questo motivo la richiesta al proprio allenatore della gestione del minutaggio.

E’ quindi ritornato il tempo di rivedere Mertens entrare in corsa e provare a spaccare la partita? Al momento il campo sembrerebbe parlare in tal senso: ma meglio non dirglielo potrebbe arrabbiarsi ancora.

 

 

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